Al cimitero non si va per queste cose
Era Ottobre quando una ragazza giovanissima decide di accompagnare la mamma a far visita ad un proprio caro al cimitero del paese.
Ad un certo punto notano qualcosa, si avvicinano e vedono un cane che mangia della pasta, le donne rimangono lì, cercano di capire, non intendono sicuro lasciare un’anima indifesa in quel posto. Quando cercano di tendere la mano lui fa un balzo e lì si accorgono del resto…
Il cagnolino aveva una zampa aperta, era il doppio dell’altra, si era spostato perché aveva troppo dolore, era impaurito…
Viene portato in clinica, il veterinario scopre che è stato investito probabilmente, l’incidente risale a molti giorni prima e la speranza di salvare l’arto è nulla. Dusky è bravo, molto, viene operato, un lungo intervento…
La zampa viene salvata, almeno così sembra, i giorni trascorrono tra appelli di adozione e false speranze, passa un mese, Dusky si riprende alla grande, la zampa c’è ma è come se non ci fosse, è rimasto zoppo! Lui è buono, stringe amicizia in clinica, non nota lo sguardo preoccupato della ragazza, lui sta al caldo, ha buona pappa e anche tante carezzine.
In clinica si capisce un’altra cosa, Dusky aveva una famiglia, va a guinzaglio ed è abituato alle carezze e al gioco, si diverte con le cagnoline, con i maschietti non molto, poi ha quella cosa che hanno solo i cani padronali, ha un collare, si vede che ce l’ha da tempo. E’ stato abbandonato, ecco perché è stato investito, non era abituato alle macchine, il suo papà questo lo sapeva bene..
Le preoccupazioni della ragazza erano fondate, nessuno ha preso Dusky, nessuno vuole un cane zoppo. Dusky è in canile da qualche giorno, è lì in quell’angolo che cerca di capire, speriamo non capisca mai che li ci dovrà rimanere finchè il suo cuore e le sue carni lasceranno questa terra maledetta dalla mano dell’uomo..
Dusky pesa 17 kg,sono pochi, è un cagnolino giovane, simpatico e giocherellone, adesso è così, come lo vedete in foto, al muro. La ragazza Tel 3471217151, cosa doveva fare, forse doveva lasciarlo morire in strada, in effetti. è stato spostato dalla strada al cemento, ma la fine è sempre quella!