Creme solari e carenza di vitamina D

Qual è il nesso?

Le creme solari sono assolutamente fondamentali per prendersi cura della pelle del proprio corpo. Esponendola al sole senza la giusta protezione, infatti, possiamo aumentare il rischio di contrarre ilt umore della pelle. Quindi tutti consigliano di non uscire mai di casa per andare al mare, ma anche per uscire a fare una passeggiata quando il sole è forte, senza la dovuta protezione. Oggi però leggiamo di un possibile problema legato all’uso di alcune creme solari: è vero che l’utilizzo può essere legato alla carenza di vitamina D?

In occasione del congresso della Società Italiana di Medicina Estetica di Roma, infatti, è stato sollevato il problema: molte ricerche scientifiche sottolineano che probabilmente esiste una nesso tra l’uso di creme solari con filtri molto alti e una carenza di vitamina D.

L’Italia, secondo quanto sostenuto da Domenico Centofanti, è uno dei paesi dove è maggiore la carenza di vitamina D. Basterebbe esporsi al sole per almeno una ventina di minuti ogni giorno per poter aiutare l’organismo a fare scorta di questa preziosa vitamina. Ma è altrettanto vero che comunque la pelle dobbiamo proteggerla. E allora come fare?

Su Blastingnews leggiamo le parole del vicepresidente Sime: “Di recente è stato pubblicato un documento sull’effetto dei filtri solari sulla vitamina D. Scopo di questo studio era quello di valutare l’effetto di una protezione solare SPF50+ sulla produzione di vitamina D cutanea e sui livelli circolanti di 25(OH)D3 (la vitamina D ‘trasformata in forma attiva dal fegato) in base alle diverse aree superficiali del corpo (Bsa, body surface area). La Bsa era classificata in quattro gruppi: testa e mani (gruppo I), testa, mani e braccia (gruppo II), testa, mani, braccia e gambe (gruppo III) e corpo totale (gruppo IV)“.

Lo studio ha dimostrato una riduzione della produzione di vitamina a seconda del gruppo considerato. “Gli autori dello studio concludono dunque che l’uso a breve termine dei filtri solari non esercita un impatto rilevante sui livelli di 25 (OH) D3 circolante; resta tuttavia da stabilire se questo sia vero anche per l’uso cronico di filtri solari ad alta Spf“.

Dunque, cosa bisogna fare? Di sicuro non possiamo rinunciare alla protezione dai raggi del sole!