50enne con 30 cani in una casa sommersa dai rifiuti: 3 cuccioli muoiono di fame e di sete

Cos'hanno trovato all'interno della casa?

Una donna 50enne con 30 cani in una casa sommersa dai rifiuti: una situazione al limite dell’incredibile quella che si è presentata ai Carabinieri di Napoli intervenuti, in seguito a una segnalazione, in un appartamento di Varcaturo, in provincia di Napoli, in Campania. 3 cuccioli erano già morti di fame e di sete in quella casa.

50enne con 30 cani in una casa sommersa dai rifiuti

La donna di 50 anni viveva tra rifiuti di ogni tipo, insieme a una trentina di cani che non venivano curati, nella sua casa di Varcaturo, che era diventata una discarica. Gli animali, come la donna, vivevano in condizioni igienico sanitarie decisamente precarie.

I cagnolini non avevano acqua e cibo. Otto di loro erano cuccioli, ma purtroppo tre sono morti di fame, di sete e di stenti perché nessuno si prendeva cura di loro. La triste vicenda ha avuto luogo a Varcaturo, frazione del comune di Giugliano, in Campania.

I Carabinieri della stazione locale sono intervenuti in seguito a segnalazioni di alcuni vicini di casa e hanno scoperto una vera e propria discarica. Oltre alle condizioni igienico sanitarie precarie in cui viveva la donna, gli agenti hanno trovato anche 30 cani completamente abbandonati a loro stessi.

I Carabinieri, purtroppo, hanno trovato i corpicini senza vita di tre cuccioli, mentre gli altri 27 cani sono stati soccorsi. Si trovano ora nelle mani del servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 2 Nord. I veterinari li hanno curati e hanno dato loro da mangiare.

Carabinieri

50enne con 30 cani in una casa sommersa dai rifiuti denunciata

I carabinieri hanno già denunciato la donna con le accuse di maltrattamenti di animali e gestione illecita di rifiuti. Gli agenti hanno segnalato la sua situazione anche ai servizi sociali locali, mentre hanno provveduto anche a toglierle la custodia degli animali. Tutto lo stabile è ora sotto sequestro.

Speriamo che i cani possano presto riprendersi, sia nel corpo sia nell’anima, dopo aver vissuto in condizioni davvero terrificanti.