Addio Vita, la Beagle della foto simbolo di Green Hill

Addio Vita, la Beagle della foto simbolo di Green Hill: ecco la sua storia.

Addio Vita, la Beagle della foto simbolo di Green Hill. Vi ricordate sicuramente quei momenti straordinari in cui un gruppo di persone coraggiose sono riuscite ad introdursi all’interno dell’allevamento di Green Hill e hanno portato via i cani che avrebbero dovuto essere usati per vari esperimenti. E Vita era la cagnolina simbolo di quella liberazione che oggi non c’è più. Ecco come sono andate le cose.

Il 28 aprile del 2012 alcuni attivisti sono riusciti ad entrare nell’allevamento di Green Hill di Montichiari, in provincia di Brescia, salvando i cani destinati alla sperimentazione. Nel luglio del 2012 2639 cani di razza beagle, mamme e cuccioli, sono stati ufficialmente affidati in custodia giudiziaria alla LAV e alla Legambiente che hanno provveduto a trovare loro famiglie amorevoli, disposte a curare le ferite delle loro anime e quelle sui loro corpi.

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Vita era uno di questi beagle. Era diventata famosa grazie a una foto pubblicata da tutti i giornali in cui si vedeva la piccola passata sopra una recinzione di filo spinato. Vita era piccolissima quando è stata salvata e i volontari l’avevano affidata a una meravigliosa famiglia che ha saputo farle dimenticare l’incubo vissuto a Green Hill.

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Vita ha avuto una bella esistenza, piena di amore e coccole. Il suo musetto dolcissimo, gli occhi spaventati che guardavano le decine di mani pronte ad accoglierla non è stato dimenticato. La sua foto ha fatto il giro del mondo, risvegliando coscienze, simbolo di un nuovo inizio, di un cambiamento nella mentalità umana.

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Il ponte che in quel momento attraversava Vita era quello che collegava 2 mondi: uno, quello oscuro e pieno di paure, con i laboratori in cui i cani erano usati per la sperimentazione e l’altro pieno di luce e speranza, del mondo esterno e di una vita piena di amore all’interno di una famiglia. Quando è uscita fuori da quel posto orribile la cucciola non aveva un nome… era solo un numero, tatuato sull’orecchio.

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La famiglia che l’ha accolta l’ha chiamata Vita. “Non potevamo che scegliere il nome Vita, perché le è stata regalata una seconda possibilità. La sua vita è iniziata fuori da quella rete, alla luce del sole. Certo c’è ancora molto da fare contro le strutture dove vengono usati i cani per le sperimentazioni, anche di mangimi prima che siano messi in commercio. Semplicemente per una questione di business.” ha detto Elena Mancin, la sua mamma umana.

La donna ha continuato, visibilmente commossa:

“Vita ha cambiato le giornate di molte persone. Affronto questo dolore pensando che abbiamo salvato qualcuno, non qualcosa, che aveva bisogno di protezione e che non l’avrebbe mai avuta, altrimenti”.

Quando le hanno chiesto di raccontare il ricordo più bello che aveva di Vita, la donna non ha esitato:

“Le passeggiate al torrente, insieme agli altri 8 cani. Si viveva a pieno l’acqua, forse non rendendosi conto del pericolo a cui era scampata. Pur di stare vicino a mia madre, di cui era l’ombra, dormiva sulla sedia come un gatto.”

Elena ha condiviso con tutti una delle ultime foto di vita…

Gepostet von Elena Mancin am Mittwoch, 6. März 2019

Adesso Vita ha attraversato un altro ponte, quello dell’Arcobaleno. Vita ha vissuto 7 anni in una bella famiglia, ha imparato il significato dell’amore, ha avuto una seconda possibilità. Si è spenta il 5 di marzo, in seguito a una malattia. Vita è il secondo cane di Green Hill che si spegne in seguito a un tumore e epilessia. Adesso corre felice e, da lassù, veglierà sulla famiglia che le ha regalato una seconda opportunità.