Arsiero, il cane Gigio veglia il suo umano

Arsiero, il cane Gigio veglia il suo umano fino all'arrivo dei soccorritori ma è talmente scioccato che li aggredisce: ecco come finisce questa storia.

Arsiero, il cane Gigio veglia il suo umano morto per cause naturali nel suo letto nel giorno di Pasqua. L’uomo, Arturo Roncaglia, un pensionato di 75 anni, lo chiamava affettuosamente Jijo. I due erano inseparabili e il cane si è mostrato aggressivo all’arrivo dei carabinieri e degli operatori della Suem Ecco la sua triste storia.

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Gigio, o Jijo, 7 anni, un meticcio dal manto chiaro, era stato adottato al canile da una famiglia di pensionati di Arsiero, Vicenza. La moglie dell’uomo si era ammalata e lui ha dovuta assistere in ospedale. Il cane, quel periodo, si stava lasciando andare perché soffriva molto sia l’assenza della donna che per il poco tempo tempo che il pensionato poteva dedicargli. Arturo Roncaglia e Jijo vivevano in simbiosi dalla morte della moglie dell’uomo.

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I vicini si erano insospettiti poco prima di Pasqua perché non lo vedevano più nel cortile, né lui né il suo cane. Sabato aveva provato a contattarlo anche un nipote che, vedendo che a casa non rispondeva nessuno, aveva dato l’allarme alle forze dell’ordine.

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Quando i carabinieri e gli operatori della Suem sono entrati nella casa dell’uomo, hanno trovato Gigio accanto alla salma dell’uomo, in una posizione di preghiera. Era visibilmente sotto shock e ha ringhiato e aggredito i soccorritori. Per lui la morte del suo amato umano è stato un trauma ed è stato difficile staccarlo da lui.

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Purtroppo lo stress eccessivo lo hanno reso aggressivo e non accetta la vicinanza di altri animali. Per questo motivo nessuna volontaria l’ha potuto portare a casa (dove tutte hanno diversi cani e gatti salvati dalla strada). Gigio è stato portato in canile e della sua adozione si occupano i volontari di Enpa Thiene e Schio. In un post sulla loro pagina Facebook i volontari hanno scritto:

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“Il cane trema, è terrorizzato, ha paura di tutto. Temiamo si lasci morire. Urge una famiglia, Gigio ha bisogno di persone con tanto cuore e pazienza, che gli diano il tempo di prendere fiducia. Possibilmente una casa con giardino e senza altri animali, motivo per cui noi volontari non abbiamo potuto ospitarlo”. Federica De Pretto, presidente Enpa Thiene e Schio, ha descrito il forte legame che Jijo aveva con Arturo: “amore incondizionato… dormivano insieme, vivevano in simbiosi”.

Secondo i medici l’uomo è morto stroncato da un infarto alla vigilia di Pasqua. I volontari temono che Gigio dedica di lasciarsi andare. I parenti di Arturo non possono tenerlo.

Federica De Pretto aggiunge:

“Per questo che si cercano per lui dei nuovi padroni, quanto prima, per farlo riacquistare fiducia, per farlo sentire di nuovo sereno e amato, per quanto ci vorrà tempo”.

Se volete aiutarlo, condividete la sua storia. Chi desidera adottarlo può contattare i volontari dell’Enpa al numero 3472796801 (sms e whatsapp).