Attaccano dei pipistrelli ritenendoli responsabili dell’epidemia di Coronavirus

Dei poveri pipistrelli sono stati attaccati da persone che li ritengono responsabili dell'epidemia di Coronavirus. Ma la colpa è sempre dell'uomo

Il Coronavirus ha cambiato per sempre le nostre vite. Siamo rinchiusi in casa per proteggerci e per proteggere i più deboli. La nostra percezione del mondo è cambiata. Quello non è cambiato è l’innata capacità umana di dare sempre la colpa agli altri. C’è chi accusa i pipistrelli di essere la causa di tutto ciò. Quando invece è l’uomo.

Fake news e bufale che corrono veloci sui social non devono più farci credere cose che non sono reali.

Come credere che la colpa di tutto quello che sta accadendo nel mondo sia dei pipistrelli “rei” di aver contagiato il primo paziente nel cui corpo il virus è mutato per poter passare non solo più da animale a persona, ma da persona a persona.

La colpa è come sempre dell’uomo. E di chi permette ancora oggi nel 2020 la vendita di animali in mercati dove l’igiene è decisamente discutibile e non vengono garantite le norme base per poter evitare che situazioni di questo tipo possano esplodere causando la vita di migliaia di persone in tutto il mondo.

I pipistrelli non hanno colpe. Sono animali fondamentali per l’ecosistema: in natura il loro ruolo è importante e non dovrebbero essere mangiati, così come non dovrebbero esistere mercati come quello da cui tutto è partito. Ma ci sono persone che danno la colpa a loro e in Perù c’è chi ha deciso di tentare di ucciderli, come per vendicarsi.

Nella città di Cajamarca diverse persone impaurite dalla presenza di pipistrelli e intimoriti per la possibilità di contrarre il Coronavirus hanno deciso di attaccare diversi pipistrelli. Dando loro fuoco.

Il National Forest and Wildlife Service (Serfor) è subito intervenuto per spiegare alle persone che i pipistrelli non c’entrano nulla e per salvare il salvabile. “Non dobbiamo distorcere la situazione a causa della pandemia, i pipistrelli non sono i nostri nemici”, ha detto un portavoce di Serfor.