Beni, sepolto nel fango dalla sua mamma

Seppellisce nel fango il suo cane anziano, Beni viene salvato

Un cercatore di funghi, o un’escursionista, non si sa chi sia stato il primo a lanciare l’allarme domenica mattina all’alba. Si sa di certo che qualcuno ha sentito e poi visto, un cane sepolto nel fango. Immediatamente gli è stato pulito il musetto per permettergli di respirare, poi, non con poco sgomento, hanno chiamato i soccorsi.

La zona non era di facile arrivo, i volontari hanno chiesto l’aiuto dei vigili del fuoco. Dopo diverse ore hanno raggiunto Beni, il cane che nel frattempo veniva accarezzato e dissetato dal suo salvatore. Immediato il ricovero in clinica, si capisce che è molto avanti con l’età, non ha denti in bocca, la salute è precaria e la sofferenza causata lo aggrava.

Il nonnino viene lavato e pulito, fatica a stare in piedi, almeno cinque giorni in quelle condizioni è stato, saranno i medici a confermarlo. Il cane era sepolto nel fango, mezzo cieco, sordo e con difficoltà a camminare non poteva sopravvivere ma, una cosa era certa, non c’era finito da solo in quella tomba.

Beni, con gran sorprese. è dotato di microchip, il che significa che ha una proprietaria, appunto la signora Lizley, almeno questo dice il chip.

I volontari con una guardia si recano all’indirizzo, convinti di trovare una famiglia disperata e felice di riabbracciare il vecchio cane. La realtà è un’altra…

La donna resta basita davanti al cane, lui scodinzola, lei scocciata si tradisce “Ma come ha fatto a tornare?” I ragazzi portano via il cane,la guardia emette un verbale di denuncia. Beni non tornerà in quella casa, meglio la compagnia dei volontari del rifugio per far riposare quelle vecchie ossa stanche che quella casa così povera.