Bobby il cane con la pelle d’elefante
Bobby, il cane con la pelle d'elefante non ha avuto scampo: ecco come si è giustificata, però, la sua proprietaria.
Bobby, il cane con la pelle d’elefante, era un dolce cucciolo di razza West Highland Terrier che è capitato sulle mani della persona sbagliata. La sua proprietaria era Yvonne McAllister, una donna di 55 anni di Oswaldtwistle, Lancs. Il povero cane ha vissuto una vita infernale e, purtroppo, è stato salvato troppo tardi.
Il suo ritrovamento è stato puramente casuale. Un infermiere di nome Ridehalgh era andato a trovare la sua proprietaria Yvonne McAllister e ha notato una gabbia, posizionata sotto una scala. Curioso si è avvicinato quando ha visto quello che c’era dentro, ha fatto qualche passo indietro con orrore. All’interno della gabbia c’era un animale ma le sue condizioni erano talmente terribili che non si capiva cosa fosse e alla quale specie o razza appartenesse. I suo corpo era ricoperto da una pelle spessa e piena di croste che somigliava molto a quella degli elefanti. Le sue unghie erano cresciute a dismisura e si erano incurvate. Il cane, perché in seguito l’uomo ha scoperto che si trattava di un cane, non ha nemmeno alzato la testa o scodinzolato quando lui si è avvicinato. È rimasto inerme nella gabbia: era pronto per morire ormai.
L’uomo ha subito chiamato i soccorritori e il cane è stato portato al Myerscough Veterinary Group di Blackburn, Lancs. I veterinari sono rimasti letteralmente senza parole: Bobby era talmente malato che non si riusciva a capire nemmeno la sua razza. Alla fine hanno capito che si trattava di un cane di razza West Highland Terrier che soffriva di una forma grave di malattia della pelle.
Interrogata dalla polizia la donna ha detto che il cane era malato e che lei lo aveva provato a curare senza portarlo dal veterinario. Per quanto riguardava le unghie, Yvonne McAllister ha dichiarato che aveva comprato delle forbici ma che il cane non se le faceva tagliare. Difficile da credere, visto che il povero Bobby non era nemmeno in grado di alzarsi in piedi. Il suo naso era asciutto e pieno di crepe e i veterinari non hanno potuto esaminare il suo condotto uditivo perché era troppo infiammato. Alla fine Bobby è stato soppresso perché non c’era nulla che si poteva fare per salvarlo e stava soffrendo troppo.
La donna è stata accusata di maltrattamenti sugli animali e si è dovuta presentare davanti alla Corte dei magistrati di Blackburn dove si dichiarò colpevole.
Yvonne McAllister è stata condannata a fare 12 mesi di servizi per la comunità con 50 ore di lavoro non retribuito, arresti domiciliari di tre mesi e a pagare 600 sterline. Le è stato vietato il possesso o la detenzione di animali per cinque anni.
La donna si è giustificata dicendo: “Non avevo i soldi per lui, il mio stipendio non bastava. Non avevo modo di potermi permettere un veterinario, ho sempre avuto degli animali, nulla è stato fatto apposta.”
Noi pensiamo che, a questo punto, avrebbe fatto meglio ad abbandonarlo… gli avrebbe dato almeno una possibilità di salvarsi.