Boxer di 2 mesi deungulato abbandonato
Un boxer di 2 mesi deungulato è stato abbandonato davanti a un rifugio di Ohio. Ecco quello che hanno scoperto i volontari e come si è conclusa la vicenda.
Un cucciolo di boxer di 2 mesi deungulato è stato abbandonato fuori dal rifugio Defiance Humane di Fort Defiance, nell’Ohio,venerdì mattina verso le 6:00 circa. La deungulazione è una pratica orrenda alla quale alcuni proprietari sottoponevano in passato i loro gatti e che, attualmente, è vietata dalla legge.
Il rifugio ha delle telecamere di sicurezza e i volontari hanno visionato subito il video registrato in quelle ore. Si possono vedere 2 persone che infilano il cucciolo sotto la recinzione del rifugio, spingendolo per farlo passare dall’altra parte e poi se ne vanno con la loro macchina. Il cucciolo di boxer è stato trovato poco dopo, nascosto sotto un cespuglio: la sua temperatura corporea era molto bassa ed era estremamente spaventato. I volontari del rifugio lo hanno chiamato Paul.
Il piccolo non aveva più le unghie, era gravemente denutrito e gli avevano tagliato anche la coda. Strappare le unghie con un intervento chirurgico, conosciuto come deungulazione, era una consuetudine in passato ma solo per i gatti.
Attualmente è una pratica vietata ma bisogna aggiungere che se, nel caso dei gatti, gli animali che hanno subito questa inutile tortura alla fine riescono a riprendersi e a tornare quasi alla normalità, nel caso dei cani è molto più complicato e fa dei danni molto seri. Infatti il cucciolo aveva dei problemi di deambulazione.
“Lavorare in un rifugio è difficile. Questa è una cosa che ripetiamo più volte, forse più frequentemente di quanto ci si aspetterebbe” l’organizzazione ha pubblicato sulla propria pagina Facebook. “Ci dicono spesso che il nostro sia il miglior lavoro perché stiamo sempre in compagnia dei cani tutto il giorno” e così via. Ma non è sempre così: vediamo anche i volti della confusione, della delusione e della paura. Quelle facce rimangono impresse nella nostra memoria e combattiamo duro ogni giorno per essere la voce di chi ne ha bisogno. Come con questo piccolo tipo di nome Paul.”