Bullo, legato e torturato per gusto del suo papà

L’essere umano è proprio un qualcosa di strano e indefinibile, riesce a fare cose così vili e meschine che nessun altro essere vivente ne riuscirebbe a concepire e produrre di uguale malvagità. Tra Brescia e Cremona si è consumata questa storia, siamo agli inizi di Marzo, un essere ormai sfinito da fame, sete e dolore viene avvistato

recuperato e portato in una clinica veterinaria. I medici ne restano sconvolti, certo al nord sono meno abituati a queste visioni catastrofiche dei cani, noi al sud, purtroppo ne abbiamo tutti i giorni, si tratta di una cane corso adulto, è morente, non reagisce, le zampe si piegano, pesa 19 chili, a fronte dei 60 che dovrebbe farne. I medici li chiamano Bullo, anche se vivrà pochi giorni avrà un nome! Bullo apprezza le carezze e le attenzioni, il caldo gli è di aiuto e la pappa nutriente riporta appetito in quel pancino atrofizzato. Mostra segni di bruciatura da sigaretta, ecchimosi da botte, le analisi non sono buone ma lui sembra non mollare. Nel frattempo si avviano le indagini e si viene a scoprire, lentamente, tutti i passaggi del suo arrivo in quel punto dove poi è stato salvato. Bullo è un cane di proprietà, tenuto a catena, corta, privato di spazio per muoversi, privato del cibo da settimane, di acqua e picchiato e torturato. Una vicina un giorno trova il coraggio e stacca la catena che lo sta uccidendo insieme al suo papà, Bullo cammina e viene trovato dalla ragazza che lo porta in clinica. Il web fa il resto, la storia fa scalpore e, in anonimato, arriva anche il nome della merdaccia. 53 anni ha l’uomo a cui Bullo ha dedicato le sue giornate, il suo pianto di dolore lo saziava, gli piaceva quel cane che soffriva a causa delle sue schifose mani “Volevo vederlo morire!” Questa la sua speigazione ai carabinieri che l’hanno interrogato. Complimenti, fosse mio marito, mio fratello o mio figlio a me desterebbe preoccupazione averlo in casa un soggetto del genere. Bullo sta recuperando, diverse famiglie si sono offerte per lui, un po di tempo ancora e troverà l’amore che merita. Al suo papà non sappiamo cosa dire, siamo senza parole, troviamo solo parolacce!

 

tornerà bello e forte

Speriamo che questa volta la giustizia faccia la sua parte, si può ritenere normale godere del dolore di un essere vivente?

Bullo, tieni duro, avrai una bella vita, ne siamo certi!