Cane abbandonato legato al guard rail nel Salento: gli avevano lasciato crocchette e acqua

Chi ha potuto fare una cosa del genere?

Ennesimo abbandono estivo sulle strade italiane, nonostante gli appelli delle associazioni animaliste che cercano anno dopo anno di arginare un fenomeno vergognoso e disumano. Un cane abbandonato legato al guard rail nel Salento è stato salvato dalla strada appena in tempo. Gli avevano anche lasciato crocchette e acqua.

Cane abbandonato legato al guard rail nel Salento

Dopo molte segnalazioni, i volontari hanno recuperato un cane di media taglia abbandonato sulla strada a scorrimento veloce che collega le città pugliesi di Gallipoli e Leuca, all’altezza dell’uscita per Gemini. Qualcuno lo ha lasciato lì sul ciglio della strada destinato a morire.

Lo avevano legato al guard rail, lasciandogli anche delle crocchette e un po’ di acqua in una ciotola, che ha finito velocemente, viste le alte temperature degli ultimi giorni. Il cane si era anche slegato, rischiando di morire investito in una strada decisamente trafficata in estate.

I volontari della Protezione Civile di Ugento, rispondendo alle segnalazioni di molti cittadini, lo hanno portato in salvo, anche grazie a due turisti di Bergamo che non hanno smesso di telefonare, assicurandosi che il cane nel frattempo non si mettesse in pericolo.

Il cane vagava sperduto, cercando i proprietari che lo avevano lasciato lì. Purtroppo, però, il cucciolo non aveva il microchip, quindi i veterinari non sono riusciti a risalire ai padroni, anche se le forze dell’ordine stanno comunque conducendo delle indagini per scoprire i colpevoli del gesto impietoso.

Cane in auto sotto il sole a Palermo
Fonte foto da Pixabay

Cane abbandonato legato al guard rail nel Salento ora al sicuro al canile

La Protezione Civile ha portato il cane al sicuro al canile che è gestito dal comune di Melissano, in provincia di Lecce, in Puglia. Mentre le forze dell’ordine sono sulle tracce di chi lo ha lasciato lì. Ricordiamo, infatti, che l’abbandono è un reato per il quale si rischia anche una multa di 10mila euro.