Cane con pelliccia arruffata così sporco che i veterinari non capiscono se sia un animale o no
Non si vedeva per niente il volto
La proprietaria di un cane di razza scozzese è stata multata, denunciata e bandita dall’avere altri animali per i successivi cinque anni. Per quale motivo è stato fatto tutto ciò? Perché i veterinari che lo hanno preso in cura non riuscivano a capire se fosse un animale o meno quel cane con la pelliccia arruffata così sporca. Come si può maltrattare così una povera creatura?
Abbey era un animale che viveva con una donna che è stata multata ed è stata raggiunta da un ordine di divieto di avere animali domestici, dopo che lui è stato così tanto trascurato che non si capiva se fosse o meno un animale. Emily Louise Friel non potrà avere animali per cinque anni.
Il cane aveva la pelliccia così aggrovigliata che non si vedeva nessuna parte del suo corpo. Chissà quanto dolore e disagio provava: e quella donna, che dovrà pagare ora una multa di 600 sterline, non si è mai preoccupata di portarlo a visita.
La donna è stata dichiarata colpevole di aver causato al suo cane inutili sofferenze, di fronte alla corte dello sceriffo di Kilmarnock. Davvero un bel guaio per la donna che vive ad Ardrossan, cittadina portuale della Scozia sud-occidentale.
L’ispettore capo scozzese dell’SPCA Laura McIntyre ha detto:
Abbiamo ricevuto un rapporto da un veterinario dopo che Friel ha presentato Abbey all’ambulatorio veterinario per la cremazione dopo la sua morte. Il corpo del cane era stato ripiegato in una grande scatola di cartone. Non è stato immediatamente evidente all’apertura della scatola che l’animale fosse un cane, poiché il 90 percento della pelliccia del corpo era estremamente arruffato.
Cane con pelliccia arruffata, proprietaria denunciata per maltrattamenti
Abbey era anche in condizioni fisiche estremamente precarie e molto sottopeso per la sua taglia e tipo di razza.
Queste le parole dell’esperta, che dice che l’incuria non è di pochi giorni, ma di una vita intera. Quella donna non avrebbe dovuto prendersi cura di quel povero cucciolo.