Cane vittima di bullismo, il proprietario chiede di sopprimerlo
Ecco la sua storia!
Sherman è un mix di pitbull di 6 anni che stava attraversando un momento difficile a casa. L’altro cane che conviveva con lui nella stessa famiglia, infatti, lo maltrattava, faceva il prepotente, il gradasso. Lo bullizzava, diremmo noi usando dei termini più umani che animali.
Entrambi erano cani maschi non castrati. E lui subiva. Il proprietario non sapendo che fare decise di portarlo ad addormentarlo per sempre.
Sarah Launch, volontaria del Chicagoland Rescue Intervention & Support Program (CRISP) ha raccontato che litigavano in modo pesante. E a farne le spese era sempre Sherman, che aveva profonde cicatrici sul volto. Veniva picchiato di continuo dal suo “amico” cane.
Invece che sterilizzare i cani, scelta utile per frenare i loro cattivi comportamenti e che li avrebbe aiutati ad andare d’accordo, il proprietario decise di portare Sherman in un rifugio cittadino a Chicago. Abbandonandolo al suo destino. Ha persino firmato un modulo che autorizzava il rifugio ad addormentare per sempre il suo cane. Quello stesso giorno.
Sarah, che lavorava all’epoca in quel rifugio, ha fatto di tutto per salvarlo. “Meritava almeno una possibilità. Sfortunatamente dato che quel modulo era stato firmato dovevamo ottenere il permesso del capo del controllo animali”.
Ma il tempo stringeva: per fortuna li hanno convinti a prendere un po’ di tempo per provare a portarlo in un rescue.
Margaret Fraser, volontaria di CRISP, è scoppiata in lacrime quando ha saputo della situazione di Sherman. “E’ stato incredibile perché era un cane così grande. Mi consolava, anche se era lui che stava per essere ucciso. Ci sedevamo e lui mi si arrampicava sulle ginocchia e mi leccava le lacrime dal viso e lui sapeva che ero piuttosto turbata. Non potevo crederci”.
Era davvero dolce, non potevano permettere che venisse ucciso.
Così i volontari riuscirono a convincere il rifugio a non ucciderlo, portandolo in un gruppo di soccorso locale. Anche se non è stato facile. O erano pieni o non prendevano pitbull.
Intanto nel rifugio le sue condizioni di salute cominciarono a peggiorare. All’inizio di novembre, però, un nuovo gruppo chiamato Incredi-Bull Rescue acconsentì a prendere Sherman, per curarlo e trovargli una casa. Erano riusciti a tirarlo fuori da lì giusto in tempo.
Sherman sembrava sapere quanto fosse fortunato: agitava la coda come un matto e cominciò a riempire di baci il volto di Fraser mentre usciva dalla sua gabbia.
Ora Sherman può sperare in una seconda vita piena d’amore!