Charlie, il cagnolino che vagava ferito sull’autostrada, salvato dai poliziotti

Il povero cagnolino vagava ferito sulla A24. I poliziotti, alla sua vista, sono intervenuti e lo hanno portato dal veterinario. Al resto, ci ha pensato il microchip...

Il protagonista di questa storia, è un cagnolino di razza bolognese, di nome Charlie, che è stato trovato a vagare con una zampa ferita, sull’autostrada A24. Fortunatamente alcuni poliziotti, in pattuglia, si sono resi conto della difficoltà dell’animale e sono intervenuti in suo soccorso. Gli agenti hanno portato subito il piccolo Charlie ad una clinica veterinaria, dove grazie al suo microchip, il veterinario è riuscito a dare loro il nome della proprietaria.

Quando è stata contattata, quest’ultima spiegato che era fuggito e contentissima, è corsa a riabbracciare il suo amato amico a quattro zampe.

La storia di Charlie sarebbe potuta finire in modo diverso, se l’animale non fosse stato salvato dai poliziotti, di lì a pochi minuti, sarebbe morto investito, da una vettura che ad alta velocità, non si sarebbe nemmeno accorta della sua presenza.

Non c’è niente di più gratificante, nel vedere come le forze dell’ordine del nostro paese, intervengano a salvare una vita, anche se si tratta di un animale. Le persone solitamente pensano:”è solo un cane, la sua vita conta di meno”. Invece non è così, perché la vita di un animale, conta esattamente quanto la vita un essere umano.

Quindi noi vogliamo dire grazie a questi agenti, che alla vista di un cagnolino difficoltà, hanno accostato la propria vettura e sono intervenuti all’istante, per salvargli la vita.

Con la storia di Charlie, vogliamo anche sottolineare l’importanza del microchip. Se questo bolognese non l’avesse avuto, dopo la visita dal veterinario, sarebbe stato portato in canile, dove i volontari avrebbero cercato di darlo in adozione. Il piccolo Charlie non avrebbe rivisto mai più la sua padrona.

Quest’ultima allo stesso tempo, avrebbe passato il resto dei suoi giorni a cercare il suo cagnolino disperso, per rassegnarsi alla fine sul fatto che probabilmente fosse morto.

Fortunatamente però, grazie al microchip, non è andata così e Charlie è potuto tornare tra le braccia della persona che più ama nella sua vita.