Cigni fanno un nido tra i rifiuti ad Amsterdam
Ad Amsterdam è straziante la scena di alcuni cigni che hanno scelto come posto per costruire un nido per i loro piccoli una zona piena di spazzatura.
Siamo circondati dalla plastica. Che mette a rischio il pianeta e anche le specie animali (delle quali facciamo parte anche noi, non dimentichiamolo). Recenti studi ci dicono che negli oceani ci sono 1,8 miliardi di pezzi di plastica. Ci sono rifiuti che uccidono gli animali marini, inquinano, arrivano nei nostri piatti dentro gli animali che mangiamo e che a loro volta hanno mangiato quei rifiuti. Da Amsterdam ci arriva il video di due cigni che hanno fatto il nido tra i rifiuti.
Nei canali di Amsterdam sono molti i rifiuti di plastica, perché qui c’era lo smaltimento dell’immondizia. Oggi la situazione è migliorata, ma può ancora capitare di trovare pezzi di plastica. Nella città è stato girato un video, poi pubblicato su Facebook, di due cigni che hanno fatto un nido in mezzo alla spazzatura. Il filmato è di John Oberg, un attivista animalista, che lo ha accompagnato con questa descrizione: “Un cigno ha costruito il loro nido dalla spazzatura in un canale di Amsterdam. Questo è il mondo che abbiamo contribuito a creare per gli animali. 😡”
La femmina sposta i rifiuti che trova per costruire un nido: bottiglie di plastica, sacchetti, confezioni, per un nido che non è naturale. Poi la mamma porta le uova nel nido.
I canali sono pieni di spazzatura e a nulla servono le richieste dei residenti di avere più cassonetti pubblici. I visitatori, invece, sono disgustati da tutta l’immondizia che trovano in giro.
Il video ora sta facendo il giro del mondo, con più di 5,7 milioni di visualizzazioni. Chi lo commenta si chiede che terra stiamo lasciando alle generazioni future e perché si spendono miliardi per ricostruire Notre-Dame, quando lasciamo che il mondo diventi una grande discarica a cielo aperto.
Il cuore di tutti noi dovrebbe soffrire per quello che stiamo facendo agli animali. Gli esseri umani stanno rovinando tutto quanto. E il brutto è che ancora non ce ne rendiamo conto e continuiamo come se nulla fosse a inquinare la terra!