Come fossero caldarroste
Sinceramente lo stomaco ne sta risentendo di quello che sto per raccontarvi ma ormai il nostro paese è diventato un vero minestrone di culture e quindi dobbiamo prendere quasi, ribadisco quasi, con normalità anche queste pietanze aggiunte. La scoperta è avvenuta pochi giorni fa da alcuni vigili che stavano sorvegliando la zona di Porta Palazzo, quartiere
di Torino molto popoloso. Una vera bancarella, fornacella accesa con una bella brace ardente, la graticola e una cassettina per mettere gli spicci che ne venivano ricavati. I “proprietari” della bancarella erano due nigeriani, abusivi ovviamente, loro connazionali erano i clienti in fila per ritirare gli spiedini ancora fumanti. Catturano queste bestiole sulle rive del po e li ammazzano per mangiarli, ne vendono una parte a pochi spicci, si, per loro le nutri sono una specialità. In realtà c’erano anche una buona parte di topi già cotti pronti per essere venduti. Lo strano street food è finito sotto sequestro tra lo stupore e il disgusto degli ufficiali che hanno dovuto accuratamente catalogare i cadaveri. La denuncia sarà emessa per la pesca delle nutri sulle rive del Po, non per le nutrie stesse che vengono uccise in chissà quale modo ma perché è vietata la pesca. Verrà aggiunta la denuncia per la bancarella, abusiva sotto ogni punto. Pensiamo che nessuno si opponga al consumo dei piccoli castorini d’acqua che tanto fanno discutere, l’anno scorso ci fu una vera e propria caccia a queste bestiole che, moltiplicatosi a dismisura stavano creando inconsapevolmente danni e fastidi. Vedi mai che questi nuovi cittadini danno una mano al comune! Poveri noi!