Come sorprendersi delle cose più semplici, che gesto
“Roma 1 Maggio, classica passeggiata per le vie della bellissima Capitale. Artisti di strada, ballerini pagliacci e fiori fanno da contorno a risate e scherzi.
La mia attenzione però viene attirata da un “barbone” seduto a terra con due cani. Mi avvicino a loro, non posso resistere, il mio è amore incondizionato per gli animali.
Chiedo se posso accarezzare il cane e lui acconsente, poi mi riprende invitandomi ad accarezzare anche l’altra in quanto anziana e permalosa. La cosa mi fa sorridere e poco dopo offro un panino che avevo in borsa e saluto mentre lui lo scarta…
Dopo pochi passi mi marito si gira e mi dice di guardare cosa sta facendo. I cani si erano seduti e lui li stava imboccando. Mi avvicino nuovamente e lui allora si sbilancia…” Sono mamma e figlia, 16 e 11 anni, la vecchietta è malata ma una veterinaria la cura gratuitamente e io sono preciso, non salto un appuntamento.”
Io subito parto all’attacco e chiedo se sono sterilizzate, allora lui mi spiega che non fanno cuccioli perché lui le tiene al guinzaglio e non le sterilizza perché sennò ingrassano e si ammalano. La cosa mi strappa un sorriso di tenerezza. Le pelosette lo guardavano orgogliose, quel papà che parla di loro è bellissimo… lui tira fuori una ciotola e mette loro l’acqua fresca.
Io offro l’ultimo dei miei panini e lo invito a mangiare lui stesso questa volta. Saluto e vado via con la convinzione che avrà diviso anche quello.
Di quella giornata lui è la cosa che più mi è rimasta nel cuore, ho apprezzato quel nulla diviso tre come il poco sia tanto per qualcuno e del rispetto che quell’uomo trascurato aveva più per i suoi cani che per lui stesso.
Ciao signor… neanche il nome ti ho chiesto, buona fortuna dal profondo del cuore!