Corbey e Sammy
Corbey muore e sparisce anche Sammy
Corbey ha una certa età, diciamo che è abbastanza grande. Le sue giornate sono sempre le stesse, colazione, passeggiata, giornale e piccole commissioni. Al suo fianco, ormai da anni, c’è lui, Sammy. Un meticcio che ha poco ormai di cane, talmente è umanizzato e sempre al centro dell’attenzione in casa e fuori. Ogni negoziante lo saluta per nome, in realtà prima lui e poi il suo papà.
Durante una di queste uscite accade l’impensabile. Corbey scende dall’auto, sembra non sentirsi bene, vuole solo prendere dell’acqua e non fa scendere Sammy dall’auto. Entra in un locale e da lì non uscirà più. Corbey viene portato via in ambulanza per un gravissimo malore, spettatore invisibile per tutti il suo dolcissimo Sammy.
Arrivati in ospedale, i famigliari, distrutti dalla situazione inaspettata si rendono conto dell’assenza del cagnolino. Chiedono al personale, viene rintracciato l’autista dell’ambulanza, ma nessuno sa nulla di questo cane.
Si recano sul posto pensando appunto alla macchina ma le sorprese quel giorno non erano ancora finite!
La macchina non c’era più, e con essa era scomparso anche Sammy. Viene chiamata la polizia ma la situazione non è facile, c’era da sistemare anche il defunto, ma Sammy per tutti era un figlio. Così gli agenti, capendo la situazione rassicurano tutti dicendo che pensavano a tutto loro, che avrebbero cercato il cane. E’ bastato poco in realtà per scoprirlo. Hanno chiesto al negozio di visionare le telecamere e si vede chiaramente Melody Mellon, una donna identificata dal negoziante
rubare l’auto e scappare via. Gli agenti si recano a casa sua ma trovano prima il cane, la donna lo aveva buttato in strada e un ragazzino lo aveva raccolto, con i genitori stavano appunto cercando aiuto per lui.
Quanto poco cuore dimostrano gli umani in certe situazioni è scandaloso. Invece di aiutare ha pensato bene di “sciacallare” sopra la morte dell’uomo.