Coronavirus: già duemila cani abbandonati in Italia

CORONAVIRUS, allarme ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE: sale a 2000 il numero dei cani abbandonati tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo. Ecco quale scusa usano i loro proprietari

La triste notizia è stata diffusa dall’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA), sulla propria pagina personale Facebook. Secondo i dati riportati dal 20 febbraio fino alla scorsa domenica, 8 marzo, sono circa 2000 i cani abbandonati nei canili, a seguito dell’ emergenza sanitaria italiana. Questo dato è soltanto quello monitorato dall’AIDAA, quindi si parla dei canili di cui l’associazione si occupa.

Sono circa 100 i cani abbandonati ogni giorno e secondo i volontari di queste strutture, la maggior parte dei proprietari che si è recata da loro per lasciare i propri cani di famiglia, ha usato la scusa del coronavirus.

In molti hanno dichiarato di non potersi più occupare dei propri cani, per via della malattia, perché la priorità in questo momento, è quella di gestire i propri parenti malati. Altri li hanno portati poiché i loro stessi padroni si sono ammalati e non hanno più modo di occuparsi di loro.

Rispetto allo scorso anno, in questo stesso periodo, i dati riportati sono aumentati del 30%.

Alla base del problema, quindi, sembrerebbe che ci sia, principalmente, la malattia di proprietari, che stanno combattendo contro il temuto virus.

È stata ormai già fatta chiarezza sul fatto che non ci siano prove scientifiche che gli animali possano prendere il coronavirus, ne che possano trasmetterlo. Gli esperti però, per rassicurare ancora di più i proprietari, hanno dichiarato che quest’ultimi possono disinfettare spesso, con la clorexdina, la cute dei propri amici a quattro zampe, così da combattere qualunque tipo di virus, batterio o anche fungo.

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L’AIDAA ha anche pubblicato sul proprio profilo, alcune regole da seguire durante questo periodo di zona rossa, quando si esce a portare a spasso il proprio animale domestico: è preferibile indossare mascherine e guanti, meglio se monouso. Portare, come sempre, il sacchetto per i bisogni. Portare una bottiglietta d’acqua, per lavare la pipì. Cercare di uscire nelle ore meno affollate, quando c’è meno gente e mantenere una distanza di 1 m dalle altre persone. Non mettere assolutamente mascherine o altre protezioni al cane, non ci sono prove che possa prendere il virus, ne che possa trasmetterlo. Una volta rientrati a casa, lavare le mani per almeno 20 secondi con acqua e sapone. Se si hanno sintomi influenzali, non uscire, ma affidare il vostro cane ad un’altra persona o a un dog sitter, che provvederà a fargli fare i propri bisogni.

FONTE UFFICIALE AIDAA.