Cosa prevede il tanto discusso Piano lupo?

Il voto è stato rinviato perché le regioni non sono d'accordo.

Non c’è accordo sul tanto criticato Piano Lupo, che doveva essere approvato in questi giorni dalle Regioni prima del voto finale in Conferenza Stato-Regioni. Il voto è stato rinviato perché ci sono pareri discordanti tra i vari presidenti regionali: ma di cosa si tratta? Il piano Lupo è un piano fortemente osteggiato dagli animalisti, perché si parla, in sostanza, degli abbattimenti controllati di questi animali che, secondo alcuni, potrebbero mettere in pericolo persone e attività scendendo verso i centri abitati.

Il Piano Lupo è stato rinviato, come annunciato da Giovanni Toti, presidente della Liguria: “Ci sono pareri discordanti. C’è chi è più penalizzato, come le regioni agricole del nord, e chi invece recepisce le istanze degli ambientalisti. C’è ancora un po’ di lavoro da fare“.

Quali sono le regioni favorevoli alla norma che prevede gli abbattimenti controllati dei lupi nel nostro paese? D’accordo su questa possibilità sono le regioni Toscana, Province di Trento e Bolzano, Veneto e Valle d’Aosta, mentre le altre non sono così favorevoli a consentire la caccia al lupo. L’ultima versione del progetto prevede la possibilità di abbattimento selettivo da rinviare di due anni.

Gli ambientalisti, gli animalisti e gran parte delle Regioni non vedono di buon occhio la possibilità che verrebbe data di abbattere i lupi ritenuti potenzialmente pericolosi per allevamenti e persone: il no arriva anche dal Movimento 5 Stelle e dai Verdi, che chiedono di escludere definitivamente dal piano la questione degli abbattimenti selettivi.

Il piano prevede la monitorizzazione della popolazione di lupi con campagne di informazione sui sistemi di prevenzione naturali, come l’uso di cani pastori, rifugi, recinti elettrificati, ma si parla anche di gestione dei pascoli, lotta agli incroci tra cani, rimborsi rapidi.

La misura più estrema e che è al centro del dibattito più acceso, però, è sicuramente quella dell’abbattimento controllato, con la riapertura della caccia al lupo, proibita in Italia dal 1971.