Cosa vuol dire quando cane e gatto appoggiano la testa sul muro?

Tutte le cause di Head Pressing e cosa fare.

Se il vostro cane o gatto appoggiano la testa sul muro e rimangono in questa posizione per diverso tempo, apparendo anche in contemporanea in stato confusionale e non presenti, non lo stanno facendo perché sono stanchi: se il cane o il gatto è stanco di stare in piedi semplicemente si sdraia dove si trova. L’appoggiare la testa sul muro è un sintomo di grave danno neurologico, quindi è un’emergenza veterinaria: va contattato subito il vostro veterinario perché le cause di questo problema sono parecchie.

Questo atteggiamento nel cane non è mai normale

Questo atteggiamento nel cane non è mai normale

Le principali cause di Head Pressing

In inglese si parla di Head Pressing: il cane o il gatto appoggiano la testa contro una superficie verticale, di solito un muro o anche un oggetto e rimangono fermi lì. Non è un comportamento di gioco o di stanchezza, è una manifestazione di un problema più serio. E’ molto importante che i proprietari imparino a riconoscere questo atteggiamento per quello che è e non perdano tempo inutile filmando il cane e postando per gioco il video su YouTube. Se il cane sta male dovete andare dal veterinario, non ottenere Like su YouTube.

Il problema è che sono tantissime le cause di Head Pressing:

  • un trauma cranico
  • tumori primari o secondari
  • encefalopatia epatica
  • shunt portosistemico
  • problemi metabolici come la sindrome uremica in corso di insufficienza renale
  • malattie degenerative
  • avvelenamenti o intossicazioni (per esempio da piombo)
  • uno squilibrio del sodio (sia sodio troppo basso che sodio troppo alto)
  • problemi vascolari simili all’ictus in umana
  • disturbi di circolo
  • malattie parassitarie, tipico il caso di quelle da zecca come l’Ehrlichiosi
  • malattie infiammatorie del sistema nervoso centrale (encefaliti o meningoencefaliti)
  • malattie infettive, quindi vanno escluse nel gatto anche le forme da FIV, FeLV e FIP e nel cane il cimurro (anche la Rabbia può provocare sintomi simili, ma in Italia la Rabbia non c’è)

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A quali altri sintomi si accompagna l’Head Pressing?

Spesso l’Head Pressing si accompagna anche ad altri sintomi o atteggiamenti anomali del cane e gatto:

  • movimento di maneggio, cioè l’animale che cammina in maniera compulsiva in circolo, di solito sempre dalla stessa parte
  • il comportamento cambia, appare più ansioso e nervoso, non sembra trovare pace. Potrebbero anche comparire comportamenti aggressivi
  • convulsioni
  • difetti nei riflessi
  • problemi alla vista

A causa di questi sintomi, potreste notare anche delle lesioni sulla testa e sulle zampe, provocate proprio da questi atteggiamenti e causati dalla pressione anomale esercitata su queste zone. Quindi attenzione anche ad ulcere e aresse senza pelo che possono comparire sulla testa e sulle zampe.

Spesso i primi sintomi comprendono letargia, debolezza e cambiamento del suo comportamento improvviso.

Da cosa è provocato l’Head Pressing?

L’Head Pressing di solito indica un danno neurologico, talvolta localizzato a livello del prosencefalo o del talamo. Potreste vederlo in cani e gatti di qualsiasi razza ed età, non c’è nessuno tipo di predisposizione anche perché come avete letto le cause sono tantissime. Qualcuno ha anche ipotizzato che tale atteggiamento possa indicare un forte dolore alla testa del cane o gatto.

L'Head Pressing è anche uno dei sintomi dello shunt portosistemico

L’Head Pressing è anche uno dei sintomi dello shunt portosistemico

Cosa deve fare il proprietario?

Se vi accorgete di un atteggiamento del genere nel vostro cane o gatto, non perdete tempo. Filmate il comportamento, ma non per postarlo su Facebook e YouTube e per farvi fare diagnosi online, ma per farlo vedere al vostro veterinario. Perché è da lui che dovete andare per capire cosa abbia il vostro animale e per capire se sia qualcosa di curabile o meno. Non perdete tempo e non temporeggiate: di solito queste patologie neurologiche viaggiano in fretta e peggiorano molto rapidamente. Non è qualcosa che passa da solo.

Cosa farà il veterinario?

Una volta visitato l’animale, il vostro veterinario dovrà procedere con una serie di indagini per cercare di capire l’esatta origine del problema. Come avete letto, sono tantissime le cause, quindi bisognerà andare per esclusione, il che vuol dire fare parecchi esami. Si parla di esami del sangue completi, non di un semplice biochimico ci base, ma esami con emocromo, biochimico completo, elettroforesi proteica, test per tutte le malattie da zecca, esclusione di Leishmaniosi, Toxoplasmosi, FIV, FeLV, FIP, test per la funzionalità epatica, quindi acidi biliari pre e post prandiali (o acidi biliari urinari) e ammoniemia. A questi si aggiungono esami delle urine e delle feci complete, esami radiologici ed ecografici fino ad arrivare a TC/RM con annesse visita oculistica e visita neurologica. Bisogna escludere tutto.

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Quale sarà la terapia?

La terapia sarà strettamente dipendente dalla causa, sempre che sia possibile arrivare ad una diagnosi. In molti casi sarà necessaria un’ospedalizzazione dell’animale. Non tutti i sintomi sono infatti curabili o gestibili in casa. La prognosi anche dipende dalla causa, alcune delle malattie descritte non sono curabili, altre a volte si presentano in uno stato di tale gravità o procedono così velocemente che anche con le adatte terapie non si riesce a bloccare la progressione della malattia.

Foto: Video di YouTubePinterest