Dopo quella strana telefonata, sono arrivata lì e l’ho visto
'Dopo quella strana telefonata, sono arrivata lì e l'ho visto. Mi sono avvicinata per prenderlo ma ha fatto una cosa che mi ha fatto venire i brividi. E' stato allora che ho capito tutto'
“Mi arriva questa strana chiamata, un uomo un po’ rozzo che affermava di essere un operaio e che c’era un cane randagio nel suo cantiere, sembrava stare male o comunque sia non si muoveva, non voleva togliersi di lì. Così, con il mio collega ci siamo recati sul posto. Siamo due volontari dell’associazione Hope For Paws e il nostro obiettivo è quello di lottare per la salvaguardia del benessere animale.
Arrivati sul posto, siamo entrati dentro questo enorme cantiere e l’abbiamo visto. Al centro del piazzale, sul terriccio, sotto il sole, c’era questo cane, immobile, che ci fissava. Come ci siamo avvicinati, si è impaurito e ha nascosto la testa tra le zampe, mi ha fatto venire i brividi, perché la sua reazione è stata come per dirmi: ‘no, ti prego, fermati, non picchiarmi.’
Ciò mi ha fatto capire che quel cane era stato abbandonato e che, sicuramente, non aveva un passato facile. I cani così non si fidano dell’uomo quindi avrei dovuto conquistarlo. Aveva paura, troppa paura, ho iniziato a lanciargli pezzetti di cibo da lontano, poi più vicino, sempre di più, fino a che non ha mangiato dalle mie mani. Ho iniziato ad accarezzarlo, nel frattempo il mio collega ha preso il guinzaglio e si è avvicinato.
Siamo riusciti a metterglielo ma si rifiutava di muoversi. Impuntava le zampe, ci metteva tutta la sua forza, non voleva muoversi di lì. Aveva paura o forse sperava che quella bestia che l’aveva lasciato lì, sarebbe tornato a prenderlo, perché nonostante le botte, nonostante l’abbandono, lui l’amava. Si, i cani sono così, fedeli e sinceri fino alla fine. Non sapendo cosa fare, abbiamo avvicinato direttamente la gabbia che utilizziamo per il trasporto e piano piano lo abbiamo passato all’interno.
Era in trappola ma per poco, il tempo di raggiungere il rifugio. Non aveva chip, non apparteneva a nessuno, non c’erano denunce di scomparsa, era stato abbandonato e basta.
Devo ammettere che è stato un cane difficile, ho lottato giorno dopo giorno per guadagnarmi la sua fiducia e oggi sono felice di mostrarvelo mentre corre nel nostro giardino, felice, un cane normale!
Presto, sempre se riuscirò a separarmi da lui XD, gli troverò una casa ma ho bisogno della certezza che non abbia più paura, che sia pronto e, soprattutto, che l’adottante non si permetta di farlo soffrire di nuovo! Sarà una scelta ben accurata… nel frattempo Odin, ci penso io a te! ♥”