“Doveva essere sottoposto a eutanasia, era l’unica soluzione, ma poi…”

Questa storia ci arriva direttamente dagli Stati Uniti e ci racconta la storia di un cagnolino randagio di nome Charlie, che è stato trovato in condizioni orribili, per le strade della città. Era denutrito, sporco, il suo pelo crespo e annodato, ricoperto di sporcizia, non sembrava neanche più un cane. Eccolo al momento del salvataggio:

Quando i suoi soccorritori lo hanno raccolto, lo hanno portato subito ad un rifugio di Los Angel, così che potessero soccorrerlo e chissà, magari scoprire a chi appartenesse. Non appena è giunto alla struttura, i volontari lo hanno nutrito e gli hanno fatto fare, dal veterinario partner del rifugio, tutti i controlli necessari. Stranamente e fortunatamente il povero cucciolo non aveva alcun problema di salute. Hanno così deciso di chiamarlo Charlie, lo hanno messo nel suo box e inserito sulla lista per l’adozione. Ma chiunque andasse in quel rifugio, per adottare un cane, non lo degnava nemmeno di uno sguardo.

I volontari avevano il cuore a pezzi, purtroppo nel loro canile c’era quella maledetta regola. Se un cane non viene adottato entro 40 giorni dal suo arrivo, finisce sulla lista per l’eutanasia. Questo per evitare il sovrappopolamento e fare spazio ad altri cani, con più speranze. Così, prima che fosse troppo tardi, provarono loro a sollecitare le famiglie nell’adozione di Charlie, ma tutte, dopo averlo guardato, rifiutavano. Effettivamente il suo aspetto malconcio e trascurato, non era il massimo. Decisero, allora, di dargli un’ultima possibilità. Lo hanno lavato e lo hanno tosato, sotto quello schifo, c’era un altro cane, c’era un vero cigno. Guardate:

Sembrerà assurdo, ma dopo soli due giorni, Charlie ha trovato una famiglia.

Sapete cosa dimostra ciò? Che siamo solo dei superficiali e che ci soffermiamo solo dinanzi l’aspetto esteriore!

Dentro quel corpicino un po’ bruttino, c’era lo stesso cane, lo stesso dolcissimo Charlie.

Oggi è felice, almeno quello ci rasserena il cuore. Condividete questa storia amici, perché credo che lasci una lezione molto importante!