Ehrlichiosi nel cane: sintomi e come si cura

Ehrlichia nel cane, si guarisce da questa malattia da zecche? Ed è contagiosa per l'uomo?

La malattia da zecca più diffusa fra i cani è di sicuro l’Ehrlichiosi o Ehrlichiosi monocitica canina. L’Ehrlichiosi nel cane è provocata dall’Ehrlichia canis. Essendo che la patologia è provocata dalle zecche, riveste un ruolo importante nella sua prevenzione il fatto di applicare correttamente gli antiparassitari esterni nel cane. Ci sono poi in realtà altre forme di Ehrlichiosi, quella grabulocitica provocata dall’Ehrlichia chaffensis o quella umana causata da Ehrlichia ewingii, ma è più raro che queste forme di Ehrlichia provochino malattia anche nel cane.

Weimaraner a spasso nel bosco

Ehrlichiosi nel cane: cause

L’Ehrlichiosi nel cane è provocata dall’Ehrlichia canis, un batterio coccoide, intracelluare e obblicato. Questo batterio fa parte dell’ordine delle Rickettsiales, famiglia delle Anaplasmataceae. Tipicamente questi batteri si replicano creando delle morule, che possiamo vedere all’interno dei monociti (o dei granulociti, dipende dal tipo di Ehrlichia).

Ehrlichiosi nel cane: modalità di trasmissione

La modalità di trasmissione principale dell’Ehrlichia canis è di sicuro quella tramite il morso di una zecca infetta, la Ripicephalus sanguineus. Infatti l’Ehrlichiosi è una malattia da vettore: senza di esso la sua diffusione è bloccata o, comunque, molto limitata. Tuttavia, tecnicamente, anche la trasfusione di sangue infetto può trasmettere la patologia.

Pastore Maremmano-Abruzzese con le pecore

Patogenesi dell’Ehrlichiosi canina

L’Ehrlichia canis infetta i monociti nel cane. La zecca infetta morde il cane e permette all’Ehrlichia di entrare nell’organismo canino. Qui l’Ehrlichia viene subito fagocitata dai monociti, i quali, però, non riescono a distruggerla. Ecco che allora dentro i monociti l’Ehrlichia si moltiplica e viene trasportata prima in linfonodi, milza e fegato e poi in tutto il corpo.

Le zecche possono trasmettere l’infezione anche 155 giorni dopo aver fatto il pasto di sangue e hanno una durata di vita media di 570 giorni, per cui il cane potrebbe sviluppare malattia anche dopo molti mesi da quando ha preso le zecche.

Questi monociti infetti si attaccano all’endotelio dei vasi, causando una forma di vasculite.

Sintomi dell’Ehrlichiosi nel cane

Il periodo di incubazione dell’Ehrlichiosi varia dagli 8 ai 20 giorni, ma l’infezione può avere un decorso acuto, subclinico o cronico, dipende dal sistema immunitario del paziente. I sintomi dell’Ehrlichiosi nel cane dipendono molto dalla fase.

Ehrlichiosi nel cane: sintomi della fase acuta

La fase acuta dell’Ehrlichia canis dura da 1 a 4 settimane. Il cane potrebbe guarire da questa fase anche senza terapia, eliminando l’infezione oppure potrebbe entrare in una fase subclinica della durata di mesi o anni. Questi sono i sintomi della fase acuta dell’Ehrlichiosi nel cane, molto poco specifici:

  • febbre
  • anoressia
  • letargia
  • abbattimento
  • aumento di volume dei linfonodi
  • aumento di volume di fegato e milza
  • anemia rigenerativa
  • mucose pallide
  • anisocoria
  • uveite
  • blefarite
  • congiuntivite
  • ulcere corneali
  • emorragia e distacco della retina
  • glaucoma
  • trombocitopenia con emorragie da vasculite e fenomeni immunomediati
  • epistassi
  • vasculite
  • ipergammaglobulinemia
  • leucocitosi neutrofilica

Ehrlichiosi nel cane: sintomi della fase subclinica

In realtà nella fase subclinica il cane non manifesta nessun sintomo, tuttavia rimane portatore dell’infezione. E’ possibile che in un momento futuro della sua vita sviluppi sintomi della forma cronica. La fase subclinica dell’Ehrlichiosi nel cane può durare mesi o anni.

Ehrlichiosi nel cane: sintomi della fase cronica

Nella fase cronica dell’Ehrlichiosi del cane i sintomi sono legati alla depressione midollare:

  • emorragie da ridotta produzione midollare
  • immunodepressione con infezioni secondarie
  • setticemia
  • piodermite
  • stomatite ulcerativa
  • glossite necrotica
  • anemia
  • abbattimento
  • depressione
  • ittero
  • poliartrite
  • polimiosite
  • convulsioni
  • atassia
  • disfunzioni vestibolari
  • dolore cervicale
  • vasculite
  • neutropenia

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Come si diagnostica l’Ehrlichia nel cane?

La diagnosi di Ehrlichiosi nel cane dipende dall’anamnesi, sintomi e esami del sangue. A proposito di questi, si possono cercare le morule nei monociti, ma non sempre si trovano. Nei primi giorni dell’infezione si può usare la PCR: in questa fase non ci sono ancora abbastanza anticorpi, non c’è stata sieroconversione e gli esami con ricerca anticorpale potrebbero dare dei falsi negativi (4-20 giorni). I classici test IFA ed ELISA, infatti, conviene eseguirli dopo almeno 20 giorni.

Per quanto riguarda i controlli, gli anticorpi permangono alti per mesi o anni. Quindi se si vuole valutare un’eventuale riacutizzazione della malattia bisogna fare due esami a distanza di 20 giorni: se c’è stata sieroconversione con aumento del titolo anticorpale di almeno 4 volte, allora vuol dire che l’infezione è tornata attiva. In caso contrario, bisogna cercare altre cause, come la Leishmaniosi: le due malattie spesso si presentano insieme. Attenzione poi alle reazioni crociate dei test sierologici con altre forme di Ehrlichia o con l’Anaplasma.

Oltre agli esami specifici per l’Ehrlichia, il veterinario provvederà poi a fare una serie di esami completi per valutare lo stato di salute generale del paziente.

Cura e terapia dell’Ehrlichiosi nel cane

La terapia dell’Ehrlichiosi del cane si basa sulla somministrazione di doxiciclina per almeno 3-4 settimane, non di meno. Se ci sono forme di trombocitopenia o immunomediate secondarie, ecco che si assoceranno anche cortisonici, mentre se ci sono forme gravi di anemia si provvederà a fornire delle trasfusioni di sangue. Va anche fatta terapia di supporto e di sostegno.

La forma acuta dell’Ehrlichia canis offre una prognosi migliore rispetto alla forma cronica con anemia aplastica, la quale non risponde alle terapie.

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Prevenzione dell’Ehrlichiosi nel cane

La prevenzione dell’Ehrlichiosi nel cane è semplice: dovete applicare regolarmente l’antipulci al cane, seguendo scrupolosamente la frequenza di applicazione. Se mettete un antipulci ogni 4-5 mesi, non vi stupite se poi il cane si riempie di zecche e prende malattie.

Nel caso di applicazione regolare, ma con zecche sul cane, è possibile che il cane vada in zone ad alto tasso di zecche e che un unico antiparassitario non ce la faccia a tenerle a bada: chiedete al vostro veterinario quali prodotti abbinare.

L’Ehrlichiosi è contagiosa per l’uomo?

In teoria l’Ehrlichiosi è contagiosa anche per l’uomo, sempre tramite la modalità di trasmissione delle zecche. Ma c’è da dire che quelli dell’uomo sono altri tipi di batteri, come l’Ehrlichia chaffeensis, Ehrlichia ewingii o l’Anaplasma phagocytophilum ad essere pericolosi. Quindi occhio alle zecche quando andate in passeggiata per prati e boschi.

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