Elia, il cane che non voleva essere salvato
Famiglia salva Elia, il cane triste
La famiglia protagonista di questa storia era in vacanza in montagna. Di buon’ora si accingono a fare una passeggiata nei sentieri, seguendo le indicazioni di pericolo camminavano senza scorgersi mai dalla roccia. Un lamento flebile è stato udito dalla signora, è bastato quel piccolo suono a cambiare inesorabilmente
l’evolversi, non solo della vacanza, ma di tutta la loro vita. Joanna si affaccia e vede una grosso cane su di un crostone di roccia, la postura del cane era insolita, così la donna trae le sue conclusioni. Il cane si è perso ed è caduto giù cercando di ritrovare la strada di casa e si è fatto male alle zampe. Nulla del suo pensiero corrispondeva a verità, neanche una sola parola. L’uomo non se la sente di tirare su il cane, ha paura veramente, ma la donna insiste e lui, coraggiosamente, si cala e lo riporta su. Aveva uno strano buco all’altezza del torace, le zampe erano deboli, ma qualcosa non quadrava, così, fine della passeggiata, si va alla ricerca di un veterinario. “Questo cane è stato colpito forse da un fucile, il proiettile l’ha passato, non toccando organi vitali, probabilmente il suo proprietario voleva disfarsi di lui così, colpendolo e buttandolo dal burrone. Joanna trascina suo marito, sempre felicissimo di seguirla, lo immaginate anche voi, in caserma. Sporge addirittura denuncia e poi chiede l’adozione di Elia, è si, le aveva dato anche il nome già. Beh, la vacanza finì quella sera, il conto in clinica prosciugò il portafoglio del felicissimo marito, Elia prese posto in macchina di fianco la bambina, dalla quale non si separa neanche oggi che è passato un anno da qyella avventura. La forza delle donne è un motore inarrestabile. Elia e il suo papà sono grandi amici, complici e legatissimi, ma il cuore di Elia è di Joanna, nulla cambierà questo.