Ettore Weber, dopo la morte del domatore: cosa potrebbe accadere alle tigri?
Ettore Weber, dopo la morte del domatore, ecco cosa potrebbe accadere alle tigri accusate di averlo aggredito
Ettore Weber, dopo la morte del domatore in molti si sono chiesti cosa accadrà alle tigri accusate di averlo aggredito. Le 4 tigri che erano nella gabbia con Ettore Weber sono state sequestrate preventivamente e spostate allo Zoo Safari di Fasano, in provincia di Brindisi. Ecco cosa potrebbe accadere alle tigri.
Ettore Weber è il domatore che ha perso la vita a Bari durante una seduta di addestramento con le su tigri. Dopo la sua morte le tigri sono state sequestrate preventivamente dagli inquirenti e trasferite allo Zoo Safari di Fasano, in provincia di Brindisi. La loro sorte era incerta fino a poco fa ma, dopo i risultati dell’autopsia eseguita sul corpo del domatore, le cose per loro cambiano in meglio. Dato che non avrebbero aggredito il loro domatore, non sono più considerate pericolose e presto potrebbero essere dissequestrate.
Per loro si aprono diversi scenari: potrebbero rimanere allo Zoo di Fassano o essere trasferite in Spagna, in un centro specializzato nel recupero di animali esotici vissuti in cattività. L’associazione animalista Lav (Lega Anti Vivisezione), si era fatta avanti per il trasferimento. Infine, la terza opzione sarebbe il ritorno a casa. Le tigri sarebbero di proprietà della famiglia di Ettore Weber, il domatore aggredito e, una volta dimostrata la loro innocenza, potrebbero tornare a casa.
Ecco quello che ha dichiarato Marina Monti, la titolare del Circolo Orfei, parlando delle tigri in un’intervista all’Agi:
“Speriamo che ci vengano ridate indietro. Spetterà alla famiglia Weber decidere dove farle andare, dove portarle, non alle associazioni animaliste. Ripeto, queste tigri non sono state sequestrate perché erano maltrattate o illegali. Queste tigri devono tornare a casa loro. Poi sarà la famiglia Weber a decidere”.
Poi Marina Monti punta i dito contro le associazioni animaliste e commenta le accuse e gli insulti riservati al domatore e circolati sul web dopo la sua morte:
Le associazioni animaliste “si interessano dei nostri animali è solo una questione di soldi. Per loro non sono animali, per loro sono soldi. Soldi che camminano”.
Infine, Marina Monti aggiunge:
“Ho visto che un maniscalco è morto a causa del calcio di un cavallo ma è passato inosservato. Ci sono state in questi giorni persone aggredite da cani, ma è passato tutto inosservato. Per questo incidente, che presenta più o meno la stessa dinamica, ci stanno attaccando così”.