Fermate dieci tigri, costrette ad un viaggio dell’orrore

E' stato definito il viaggio horror. Erano dieci, una è morta, nove sono state salvate in fin di vita. Lo scopo di quelle persone era solo quello di arrivare a destinazione e di venderle

La notizia si è diffusa dopo la denuncia della Lav, un’associazione animalista italiana. Dieci tigri sono state fermate al confine tra la Polonia e la Bielorussia. Le loro condizioni erano indescrivibili. Erano costrette a stare in delle gabbie troppo piccole per i loro corpi, in mezzo ai loro stessi bisogni, che ormai ricoprivano quel poco cibo che avevano.

Il loro viaggio era iniziato lo scorso 22 ottobre ed erano dirette ad uno zoo, dove quei mostri le avrebbero vendute.

Una delle dieci è morta mentre le altre nove hanno bisogno di cure. La LAV ha spiegato che le gabbie in cui sono state trovate, non erano idonee ad un viaggio lungo così tanti giorni e nessuno si è preoccupato della loro salute.

I responsabili adesso dovranno rispondere delle accuse di maltrattamento ed uccisione di animali.

Per ora non si hanno ulteriori notizie riguardo la salute dei poveri animali. L’associazione l’Animal Advocacy and Protection si è offerta di farsi carico di tutte e 9 le tigri e di provvedere alla loro riabilitazione e al loro recupero. Non è ancora stato reso noto se la proposta sia stata o non sia stata accettata. La Lav ha dichiarato che il loro destino è purtroppo incerto e che si temono ulteriori sofferenze e decessi ma lotteranno per fare tutto il possibile.

Purtroppo il mercato degli animali è all’ordine del giorno e queste persone sono interessate soltanto al proprio guadagno. Non si preoccupano del benessere dei nostri amici animali. Questa cosa avviene nel caso della vendita degli animali nello zoo ma anche nel caso della vendita dei cani di razza.

Sono stati diversi gli allevamenti che le forze dell’ordine hanno scoperto e sequestrato perché tenuti in modo illegale. Gli animali all’interno erano malnutriti e tenuti in condizioni antigeniche. Questo perché l’unica cosa importante era far partorire le mamme e poi strappare i loro cuccioli e venderli a prezzi economici.

Questo continuerà a succedere, finché la domanda del mercato dei cuccioli di razza rimarrà elevata.

Nessuno pensa mai alla sofferenza dietro questo mercato. Un’ulteriore sofferenza c’è poi dall’altro lato, dove ci sono i cani chiusi dentro il box dei canili, che ogni giorno sperano che una famiglia vada lì per adottarli.