Finn, il cane eroe
PC Dave Wardell e il suo pastore tedesco Finn sono stati attaccati a Stevenage in ottobre mentre rispondevano a un precedente chiamata che denunciava una rapina in corso. Un sedicenne londinese, che non può essere nominato a causa della sua età, è stato riconosciuto colpevole di danni fisici effettivi contro PC Wardell e danni causati all’agente a 4 zampe Finn.
Il ragazzo è stato dichiarato colpevole di aver pugnalato un cane poliziotto e ferito il suo conduttore durante un inseguimento. Sarà condannato il mese prossimo. PC Wardell e Finn sono stati attaccati nelle prime ore del 5 ottobre a Denton Road, nella città di Hertfordshire. “Ho pregato il veterinario di salvare il mio ragazzo” ha detto l’agente con le lacrime agli occhi. Il cane di sette anni, appartenente ai dipartimenti di polizia di Bedfordshire, Cambridgeshire e Hertfordshire, è stato pugnalato con un coltello da caccia da 30 cm nella testa e nel petto ed è stato sottoposto a quattro ore di chirurgia d’emergenza per salvargli la vita. I magistrati della Stevenage Youth Court hanno detto he il veterinario ha dichiarato che la lama del coltello aveva mancato per poco il cuore del cane della polizia. Anche l’ufficiale di polizia è stata pugnalato a un braccio… è stato curato in ospedale e rilasciato. Un adolescente di Lewisham, nel sud-est di Londra, è stato arrestato e accusato il giorno seguente. Ad un’udienza precedente il ragazzo ha ammesso di essere in possesso di un coltello dicendo che era un’arma finta ma ha negato l’attacco a Finn e PC Wardell.
Nel corso del processo dove si è presentato accompagnato da sua madre, il ragazzo ha dichiarato ai magistrati di aver agito per legittima difesa, temendo per la sua incolumità e per essere “morso” dal cane.
Finn è tornato a lavorare a dicembre e si è ritirato dalla forza alla fine di marzo.
PC Wardell ha dichiarato in tribunale: “Avevo paura della mia vita e temevo che Finn morisse di fronte a me”.
L’adolescente dovrebbe essere condannato a corte a Bromley, a sud di Londra, il 6 giugno.
