Fiorenzuola, i proprietari del cane lasciato in auto respingono ogni accusa di maltrattamento
A Fiorenzuola un cane è stato salvato dopo essere stato lasciato in auto al sole. Ma i proprietari si difendono: è stato lì solo 5 minuti
A Fiorenzuola un altro cane è stato salvato da un’auto lasciata parcheggiata sotto il sole rovente. A nulla valgono gli appelli di veterinari e forze dell’ordine. Non importa se sono solo pochi minuti, perché anche un solo secondo può essere una vera e propria tortura per i nostri pets. I proprietari di questo cane però si difendono: c’erano i finestrini aperti e sono stati via pochissimo.
Il pomeriggio del 23 luglio i proprietari di questo cane sono andati a fare la spesa al supermercato MillEmilia, lasciando l’auto nel parcheggio. Con dentro il loro cane femmina, un meticcio che, quando sono arrivate le forze dell’ordine, appariva già spossato, accaldato, stanco.
La segnalazione è stata fatta da alcuni passanti che si sono resi conto della presenza del cane nei sedili posteriori. Il finestrino era abbassato di pochissimo. Gli agenti hanno atteso qualche minuto, in attesa dei proprietari, poi hanno aperto la portiera e fatto scendere il cane, tranquillizzandolo e dandogli da bere.
In seguito i proprietari sono stati individuati. Ma si sono difesi da ogni accusa, sottolineando che amano molto gli animali e non farebbero mai del male al loro cane.
La donna ha raccontato di essere scesa dall’auto per andare a fare la spesa, mentre il compagno è rimasto a bordo con il cane e con l’aria condizionata accesa. Finita la spesa, siccome la donna è incinta, ha chiesto all’uomo di raggiungerlo un attimo, per caricare la spesa.
Poco dopo sono arrivati i Carabinieri, ma il cane è rimasto in auto pochissimo, con tutti i finestrini abbassati di almeno 20 centimetri. Il cane, secondo il loro racconto, è stato da solo in auto senza aria condizionata per 5 minuti al massimo. E i finestrini erano abbastanza giù, visto che gli agenti hanno aperto le portiere introducendo il braccio.
La coppia è dispiaciuta dei commenti letti su Facebook e scritti da persone che non sanno nemmeno come sono andate le cose. E ci sarebbero anche le registrazioni delle telecamere di sorveglianza a scagionarli.