Forlì, morti Vicktor e Kalì
Forlì, minacciano i suoi cani e poco tempo dopo vengono trovati morti
Matteo e Carolina ci raccontano questa storia, oggi, con gli occhi pieni di lacrime e il cuore spezzato. La rabbia è tanta, per loro, Viktor e Kalì, i loro due giovani Pastori del Caucaso erano come due figli da amare, coccolare e proteggere. Accade tutto la settimana scorsa, quando, di ritorno da una passeggiata i cani iniziano a piegare le zampe. In pochi minuti, vomito e tremore fanno intuire una tragedia imminente.
Viktor muore drammaticamente tra le braccia del suo papà, inutile il tentativo di portarlo dal veterinario, la sua vita viene stroncata da una violenta emorragia fulminante. Si cerca di salvare Kalì, il ricovero, la terapia e la diagnosi che non lascia spazio a pensieri di un incidente o un malore, i cani sono stati avvelenati di proposito.
Un veleno silente, che agisce nei giorni, ma quando te ne accorgi è tardi, saranno momenti atroci per le vittime, spasmi e dolore termineranno con la morte che avverrà per emorragia. Il veterinario non riesce a fare il miracolo, anche Kalì raggiunge il suo amato fratello lasciando Matteo e Carolina nella disperazione. La coppia riferirà poi di aver ricevuto minacce tempo addietro.
Sanno bene dove cercare il colpevole, si lamentava dell’abbaio dei cani, era fortemente infastidito dalla loro presenza e la minaccia l’aveva fatta ben chiara. I cani erano ben custoditi e accuditi, non erano cani lasciati in giro, liberi di dare fastidio o creare disagio, erano cani che vivevano in famiglia e che passavano del tempo in giardino. Qui deve essersi verificato il fatto.
Probabilmente l’artefice deve aver comperato il veleno, che si acquista liberamente, deve averlo camuffato con del cibo appetitoso, poi deve averlo offerto ai due innocenti cani nel giardino, ingannandoli e condannandoli a morte. La coppia ha sporto denuncia, si spera che possano trovare qualche prova per inchiodare questo criminale. Buon ponte amici!