Garrone buon ponte, perdonaci se puoi!

Garrone era bello e dignitoso, un vero leader del suo branco, nato nel 2009 aveva fatto la vera vita da cane, era un vero maschio del sud, meravigliosamente affascinante e superbo.

Proteggeva il suo branco e procurava cibo per tutti, amava la natura, non aveva contatti particolari con l’uomo. Aveva la dignità e la fierezza di un manager, certo gli anni li portava maluccio ma in fondo non aveva mai avuto un vaccino o un antiparassitario.

Da cucciolo potrebbe aver ricevuto qualche carezza, non lo sappiamo ma sicuro quel qualcuno se ne è disfatto.

Garrone è morto ieri ma solo in senso fisico perché la vera morte per lui arrivò nel 2015. Una volontaria scese al sud e lo notò nei pressi di un autogrill, solito pensiero, “lo dobbiamo salvare, morirà investito o di fame”, via telefonate ai vigili e Garrone viene “salvato” come lei desiderava.

Garrone è stato ucciso da quella telefonata, quel giorno finì in canile, e al sud non sono una passeggiata le giornate in box. Non ha più alzato lo sguardo, non si è mai dimenato, si è disperato in silenzio su quel cemento bollente d’estate e ghiaccio d’inverno. Fino all’ultimo giorno si sarà chiesto perché,? E’ morto vicino ad un volontario, uno di cui lui si fidava e con il quale aveva un rapporto di stima reciproca.

 

Vedendo questo post mi sono ritrovata di nuovo a confermare un mio pensiero, quando venite al sud venite consapevoli di trovare randagi, se li volete aiutare portateveli via, se li segnalate condannandoli a questa morte non avete salvato nessuno, l’avete ucciso.

Quello che vogliamo dirvi è che quando un cane viene accalappiato finisce la sua vita e non c’è canile migliore della strada, mi spiace rivelarvi questo, se segnalate seguite quel cane fino a farlo adottare, trovate una famiglia che se ne prenda cura, allora potrete dire di aver salvato un cane, non telefonando ai vigili viene salvato un cane!

Garrone buon ponte, insieme a tutti gli altri potrete un giorno perdonare la pochezza del cervello di noi umani!