Gigio trema ed ha paura. Urge una famiglia.

VICENZA: "Ha vegliato il suo padrone senza vita, per due giorni, dentro la loro casa. Adesso Gigio trema, non mangia e abbiamo paura che si lasci morire"

La sua vicenda ci ha scaldato il cuore, non molti giorni fa. E’ accaduta nel Vicentino, precisamente ad Arsiero. Un uomo di 75 anni, di nome Arturo Roncaglia, è stato trovato dalle forze dell’ordine, senza vita, nella sua abitazione. A Vegliare il suo corpo, morto da oltre due giorni, c’era Gigio, il suo cane, il suo migliore amico.

A chiamare i soccorsi, sono stati i vicini. Erano troppi giorni che non vedevano l’uomo, che di solito usciva a passeggiare con il suo cane. Avevano anche provato a bussare alla sua porta, senza ricevere alcuna risposta. Quando i Vigili del Fuoco e i Carabinieri hanno fatto irruzione nell’abitazione, hanno trovato Arturo deceduto, sul suo letto e Gigio che vegliava il suo corpo. Era rimasto lì per due giorni, senza mangiare e senza bere, aspettando soltanto che il suo papà umano si svegliasse. Una scena commovente, che lo è diventata ancora di più, quando i soccorritori hanno provato ad avvicinarsi. Gigio non lo ha permesso, nessuno doveva avvicinarsi al suo grande amore, nessuno doveva toccarlo! Alla fine, con tanta pazienza e con l’aiuto dei volontari, sono riusciti a prelevare il corpo del 75enne e a portare Gigio al sicuro. La notizia più triste, però, ci è arrivata poco fa, con un appello dell’Enpa. Gigio è triste e trema, tutto il tempo, non mangia e i volontari hanno paura che si lasci morire. Ha perso ciò che più amava al mondo, la persona con cui ha condiviso tutta la sua intera vita e con cui viveva in simbiosi.

I volontari dell’Enpa adesso chiedono una famiglia per lui, ma non una qualunque.

Una famiglia con tanta pazienza, pronta a lottare e a dedicargli il tempo, per ridargli il sorriso.

Una famiglia che non ha altri animali e che possa dedicare tutto il tempo a lui. Magari con uno spazio fuori, dove possa sentirsi libero.

“Trema, è terrorizzato, ha paura di tutto. Temiamo che possa lasciarsi morire”. Qui tutte le informazioni: