Giovane giornalista fa un servizio sui randagi
Il giornalista che cambiò la vita di un randagio
Questo giovane ragazzo ha da poco iniziato a lavorare per una rete televisiva. Viene contattato per andare a fare un servizio su alcuni randagi che una signora accudisce per non farli morire. Il giovane si rifiuta inizialmente, affermando che ha repulsione per tutti gli animali, in particolare per i cani, oltre che schifarli gli mettono
anche una certa paura. I suoi superiori non hanno neanche ascoltato le sue lamentele, inviano recapiti e posizione del luogo, deve andare per forza. Giunto sul posto, inizialmente con molto imbarazzo, la donna presenta i cani ospiti, questi lentamente si avvicinano al ragazzo, lui indietreggia. I cani si siedono composti e lo guardano “Giovanotto, non ti piacciono i cani?” Lui è costretto a confessare ma la donna risponde”Non temere, loro hanno capito, nessuno ti toccherà!” Ma la signora si era dimenticata dell’impertinente Mora. La cagnolona si avvicina, si siede, da la zampa, fa due o tre capriole e si siede di nuovo vicino al giovane “Scusami ma se non fai due carezze a Mora non va via, lei ama tanto gli umani anche quelli difettosi come te” Mora prese parte al servizio per tutto il tempo, una volta mandato in rete arrivarono tante richieste di adozione per lei e tanti complimenti al giovane. Lui rimase colpito da tutta la vicenda, vedere la cagnolina in una casa, al caldo, pulita e profumata, ricordarla in strada aprì i suoi occhi velati da un “ignoranza” incosciente. Dopo quel servizio il ragazzo tornò dai randagi, fece altri video dedicati a loro, ma questa volta lo faceva per cambiare la loro vita, da giornalista a volontario, il passo è stato breve. “Ho conosciuto un altro tipo di amore, la loro dolcezza e la loro intelligenza continua a spiazzarmi, il ricordo di loro seduti che mi guardavano il primo giorno, mi fa riflettere ancora, sapevano forse che non ero pronto, ma che c’era un po di speranza l’avevano intuito!
Come sanno educare i cani non sa farlo nessuno
loro sapevano già che quel cuore era buono
hanno lavorato per migliorarlo,hanno vinto loro, come sempre quando si parla di cuore