Gli hanno iniettato la cocaina, per puro divertimento…

Peanut, è una cucciola, che a poco meno di un anno di vita, è già stata costretta a lottare per sopravvivere. Quando gli agenti trovarono la cagnolina, era sdraiata sul bordo della strada e non rispondeva ai comandi. Non sapevano cosa fosse accaduto, ma i vicini dichiararono di aver visto i bambini del quartiere, mentre gli iniettavano qualcosa.

Venne portata immediatamente da un veterinario, dove effettuarono un test antidoping e trovarono sia cocaina che thc. Venne trasferita alla Faithful friends Animal society, dove venne curata con una serie di flebo, nel tentativo di rimuoverle la droga dal suo corpo. I medici dichiararono che al suo arrivo non era in grado né di camminare né di stare in piedi, mangiare o bere e che nel loro studio non gli era mai capitato un maltrattamento del genere. La tennero sotto flebo per due giorni sperando di riuscire a scaricare le sostanze stupefacenti dal suo sistema nella maniera più rapida possibile. Oltre alla cura fisica, si concentrarono molto a tenerla proprio agio facendole capire che adesso era al sicuro. Riusciva con molta difficoltà a tenere la testa alta e reagiva a malapena. Fortunatamente dopo un paio di giorni iniziò a riprendersi, a muovere la testa e diventava sempre più reattiva, tanto che la squadra fu sorpresa nel vedere quanto fosse dolce e fiduciosa nonostante quello che aveva passato e per questo tutti furono pazzi di lei. Questo voleva dire che la droga stava lasciando il suo sistema, facendo vedere la tua vera personalità, rubando il cuore di tutte le persone che gli sono state vicine della cura. Iniziarono a farla mangiare bere da sola e dopo poco tempo era quasi perfettamente guarita. Era abbastanza forte per riuscire ad andare fuori a giocare e per questa sua nuova vita , le diedero anche un nuovo nome: Suzi.

Tutti rimasero stupiti nel vedere quanto fosse curiosa e il suo spirito giocoso. Amava rincorrere la palla, sembrava quasi che in passato non le fosse stato permesso di poter giocare fuori. Questa storia andò a finire sui media locali e Da li a poco la gente si precipitò al rifugio per incontrarla.

La famiglia Alicea parti da Delaware e si precipitò al rifugio cercando di arrivare per prima nell’adozione. Subito si innamorano di lei e anche a Suzi sembrava piacere molto la famiglia.

Si avvicinò al figlio di Rosa Alicea, Johnathan, rannicchiandosi vicino a lui e sembrava essere veramente suo agio.

La famiglia adotto Suzi In maniera ufficiale il giorno di San Patrizio, è felice e sana e l’unico segno che gli resta, è un punto di pelo raso dove sono state effettuate le flebo.