Grosseto, partita di calcio senza pallone

Grosseto, ragazzini usano una tartaruga come pallone

Si dovrebbero ammirare ancora i ragazzini che giocano in strada invece di starsene seduti con i cellulari in mano. Purtroppo la scena che questo signore si è ritrovato davanti è stata tutt’altro che ammirevole. Un gruppo di ragazzini gioca a calcio in strada, ridono di gusto mentre sferrano calci a quello che per loro è un pallone ma in realtà non lo è, non lo è proprio!

L’uomo si accorge, intuisce tutto, si mette di mezzo e raccoglie una povera tartaruga sanguinante con il guscio ormai rotto. I ragazzini sorpresi dal gesto non comprendono il motivo per cui adesso sono rimasti senza giocattolo. Alla domanda dell’uomo, che era l’addetto alla pulizia del verde ed era in servizio, “Perché avete fatto questo?” La loro inquietante risposta fu “Era lì!” L’uomo chiama sua moglie per farla portare al centro SOS ANIMALI dove viene subito presa in carico ma le conseguenze sono per tutti.

Quanto sia grave questo gesto non è facile da spiegare, purtroppo in molti ancora pensano che l’essere umano abbia diritto di uccidere o far del male ad ogni forma di vita che non sia umana. Si crede che solo uccidere una persona sia reato, certo, gli animali non hanno voce, ne fuori, ne dentro un’aula di un tribunale, questa è la triste verità.

“E’ ancora diffusa la convinzione che i bambini autori di abusi nei riguardi di animali non fanno altro che compiere un percorso quasi obbligato nel cammino della loro crescita. Nulla di più sbagliato.- spiega Ciro Troiano che ha collaborato alla redazione del rapporto – La ricerca ha spiegato che quei bambini che maltrattano animali lo fanno in risposta a un disagio e sono molto probabilmente loro stessi vittime di altre violenze, il più delle volte commesse proprio dalle figure più significative per loro”.

Alla fine nessuno pagherà, “Una ragazzata sarà stata per tutti, a partire dalle famiglie!”