Il cane con la lingua incollata
Spesso vi raccontiamo storie di maltrattamenti perché, purtroppo, al mondo ci sono tantissime persone malvagie che sembrano non avere un cuore. Ma, in questo caso, non ci sono maltrattamenti o cattiverie ma solo una buona azione fatta da uno sconosciuto nei confronti di un cane randagio in difficoltà. Ve la raccontiamo perché, secondo noi, le persone devono capire che bisogna sempre aiutare gli animali.
La storia ci arriva dalla lontana Russia e, più precisamente dalla città di Vladivostok. Un cane randagio disperato è stato salvato dopo essere rimasto con la lingua attaccata a un tombino. Aveva provato a leccare qualche goccia caduta sul tombino e, per colpa delle temperature glaciali, la sua lingua si era attaccata al metallo. Il povero animale stava soffrendo e rischiava di strapparsi la lingua per disperazione. Come ben sapete le strade delle città russe sono piene di cani randagi e lui era solo uno di questi sfortunati. Un uomo che stava andando al lavoro insieme ad un amico l’ha visto e ha deciso di intervenire. Con l’aiuto di una bottiglietta d’acqua ha provato a far staccare la lingua del povero malcapitato ma il primo tentativo è fallito. Le temperature diurne in Russia scendono mediamente intorno ai -15° C e la lingua era saldamente attaccata. Vedendo che il cane non riusciva a liberarsi, l’uomo ha chiesto l’aiuto agli altri passanti. Ha trovato un’altra bottiglietta d’acqua e ha riprovato, stavolta con successo. Fortunatamente la lingua dell’animale si è staccata e lui si è liberato. L’homo l’ha accarezzato accertandosi delle condizioni della lingua e ha detto che l’animale non sembrava essere rimasto ferito. Sicuramente, a prossima volta ci penserà due volte prima di leccare un tombino di metallo. Purtroppo, però, non sappiamo nient’altro di quello che è successo dopo. Ci auguriamo che il suo salvatore abbia contattato qualche associazione animalista del posto.
I cani non dovrebbero vivere così.
Loro non chiedono altro che un po’ di amore.
E noi abbiamo il dovere di aiutarli.
Non è un favore che facciamo a questi animali, è un dovere morale.