Il chihuahua salvato da Jean Claude Van Damme

Jean Claude Van Damme è un eroe vero: ha salvato un piccolo chihuahua

Jean Claude Van Damme è un eroe sul grande schermo. Siamo abituati a vederlo nei panni di grandi personaggi che di solito compiono azioni incredibili. Ma lo sapevate che l’attore è un eroe anche nella vita di tutti i giorni? Di recente si è speso fino all’ultimo per poter salvare un chihuahua.

Jean Claude Van Damme e il chiihuahua

Raya è una piccola chihuahua di soli 3 mesi che rischiava l’eutanasia. I funzionari bulgari si erano rifiutati di accettarla quando dalla Norvegia volevano rimpatriarla.

A quanto pare la povera Raya poteva morire per un vizio burocratico. Forse c’era stato un problema di passaporto falso con cui la piccolina aveva viaggiato e non poteva fare il viaggio verso la sua casa.

Raya il chihuahua

A settembre Raya era stata venduta ai suoi nuovi proprietari in Norvegia. Ma i funzionari non hanno permesso di procedere alla sua registrazione a causa di un passaporto bulgaro falso.

La Norvegia ha chiesto il rimpatrio del povero cagnolino, ma la Bulgaria ha risposto con un no categorico. Le normative dell’Unione Europea sul trasporto di animali vivi non poteva essere aggirato. E così le autorità hanno deciso la peggiore delle sorti: l’eutanasia per Raya.

Il salvataggio del piccolo chihuahua
Fonte Pixabay

Non fosse intervenuta una leggenda del cinema internazionale come Jean Claude Van Damme, che ha fatto tutto quello che era in suo potere per salvare Raya. E permetterle di raggiungere la sua famiglia.

Fonte Instagram jcvd

La petizione di Jean Claude Van Damme per salvare Raya

L’attore ha lanciato una campagna sui social media, pubblicato scatti insieme al suo chihuahua, convincendo alla fine l’autorità bulgara a permettere al cane di sopravvivere. Salvando Raya dalla morte.

Raya dovrà essere sottoposta a controlli medici e sarà data in adozione. Ma non verrà uccisa. Yavor Gechev dell’organizzazione per i diritti degli animali Four Paws ringrazia la Bulgaria per il passo indietro e per aver dimostrato flessibilità, chiedendo però un controllo maggiore su allevatori e trafficanti illegali. Ne va della vita di poveri cuccioli.