Il gatto strano finito in trappola in trappola

Il salvataggio

Siamo nelle vicinanze di Grünlas, in Germania, Gismo è un gatto di proprietà, amatissimo da tutta la famiglia, ama passare le giornate  sul tappeto nel salotto della famiglia Birkel. Ogni tanto il gattino colpisce la pallina con la coda e con questo gesto il suo padroncino capisce che è ora di giocare.

Un giorno, il micio esce in giardino, ma di solito rientra subito, non ama la vita avventurosa, lui ama il caldo e le comodità. Era freddo, c’era la neve, quindi figuriamoci se stava fuori più di qualche minuto. Gismo non rientrerà più per ben due giorni. La famiglia lo ha cercato ovunque, fino a notare una scia sulla neve, nella proprietà del vicino. Le tracce conducevano ad  un fienile tra le due proprietà. Johanna e Michael Birkel hanno perquisito tutto, ma non lo hanno trovato.  Passarono, dalla scomparsa, due settimane, finalmente trovarono quello che stavano cercando. La zampa anteriore sinistra recisa, la punta della zampina posteriore senza più le dita, di Gismo ne era rimasta la metà. Affamato, con la febbre alta e incastrato in una diavoleria infernale architettata dai vicini che odiavano anche il solo fatto che lui attraversasse il loro giardino. L’uomo aveva costruito una trappola di lame e ferri per mettere fine alla vita del gatto e, a rotazione, a tutti quelli dei vicini. L’odio per gli animali gli aveva dato al cervello “Mi fanno schifo, portano malanni e non sono utili a nulla!” Il gatto è stato curato dalla famiglia, non avrà più una vita normale, il suo equilibrio ormai è compromesso. A quanto può arrivare l’odio di un umano?

Sempre il male a queste creature

In trappola per morire

Buona fortuna