Il pastore gli uccide il cucciolo lui lo ripaga con un gesto unico

Dopo quattro anni si ricorda del pastore che gli uccise il cucciolo

Aveva solo otto anni quando la sua vita cambiò improvvisamente. Era un pomeriggio d’estate, il bambino stava giocando in strada con gli amici, con lui, il suo amico peloso. Da poco infatti era riuscito ad ottenere un cucciolo dai genitori, lui amava profondamente gli animali e averne

uno solo per se era una cosa a cui teneva moltissimo. Quel giorno passò in strada un gregge di pecore, il cucciolo si mischiò a loro, giocherellando da una parte all’altra, il pastore che accompagnava le pecore lo colpì a bastonate “Mi spaventa le bestie!” diceva. Talmente forti le botte che per il piccolo non ci fu scampo. Morirà tra le braccia del bimbo mentre cercava di portarlo a casa per chiedere aiuto alla madre.

Il bambino finì per entrare in una profonda depressione, medici e analisti diventarono la sua giornata. Il pastore venne denunciato dal padre del bambino, più volte era stato avvertito di non passare con le pecore tra le case. Fu una vera tragedia, non c’era nulla che potesse consolare quel cuore dolente, passarono quattro lunghi anni da quel giorno, finalmente il tribunale prese una decisione,

il ragazzino, dodicenne ormai sedette in prima fila per ascoltare e prima per raccontare la tragedia

. Il giudice condanna l’uomo ad un risarcimento, il ragazzino prende i soldi e va ad un’associazione per gli animali. “Prendeteli voi, aiutate più cani possibile, lottate per i loro diritti, l’uomo è un essere spregevole, vanno protetti!” Così un ragazzino mise ko tanti adulti, alla proposta dei volontari di scegliere un cucciolo ospite da loro e portarlo a casa rispose che non era pronto per amare ancora, aveva troppo dolore al ricordo di quel giorno!

 

La buona educazione ricevuta da questi risultati. Complimenti ai genitori per aver cresciuto un ragazzo così buono e con tanto amore nel cuore.

Un saluto da Ettore