Il sacco che si muove…

Si vociferava da tempo di quel ristorante asiatico, si diceva di strani lamenti e la gente parla si sa, prima o poi, fortunatamente parla. Arrivava sempre un furgoncino nero a scaricare questi strani sacchi, così, è stata organizzata una vera e propria retata. Come previsto il furgone gira l’angolo e di li a poco, tra incredulità e follia si consuma il tutto.

Una volta fermato il conducente, viene aperto il portellone, una puzza terribile e poi quel sacco che si muove, poi le urla di tutti….Quei due occhi che fissavano impauriti tutte quelle persone, chi allunga le mani per accarezzarlo, le parole di conforto…Il resto erano tutti sacchi pieni ma, tutti morti, erano tutti cani morti. Gli animalisti che avevano organizzato la retata con la polizia non mantengono la promessa di comportarsi bene, irrompono nel ristorante e vanno alle mani con i proprietari, la gente del posto, siamo in Perù, va a sostegno degli animalisti, sono schifati da tanto dolore e tanta cattiveria. Non si placa la rissa, una coppia di giovani prende il cagnolino e lo porta via, rimarrà con loro per sempre! La perquisizione all’interno del ristorante lascia tutti sconvolti, i congelatori sono pieni di parti di cane, sotto viene trovata una cantina dove le povere bestie venivano torturate e uccise. Troppo tempo si è aspettato, troppe vite non salvate, il ristorante è stato chiuso ma di questi schifosi è pieno il mondo, non vogliono lasciarli perdere, sono accaniti verso questi animali senza un perché, un odio e una cattiveria che non è descrivibile. Una crudeltà che viene da una cultura assurda..

La scoperta..

Il frigorifero degli orrori

Il ristorante chiuso

Il linciaggio dei proprietari…