Il servizio de LE IENE sul povero Giacomo

E' stato ucciso in modo barbaro, all'età di 17 anni. Era sordo e mezzo cieco, nessuno l'aveva mai visto ringhiare, ce la faceva a malapena a camminare. Ma "lui" continua a dichiarare che ha dovuto farlo, per legittima difesa, perché lo stava aggredendo. Nina Palmieri, decide di andare a parlare con lui"non hai usato una pala, lo dice l'autopsia!"

L’orribile vicenda dell’uccisione di Giacomo, un cane anziano di 17 anni, cieco e sordo, è finita su tutti i giornali. Le Iene hanno dedicato un servizio proprio a questo amico a quattro zampe e l’inviata Nina Palmieri, si è recata a parlare con “l’assassino”. Giacomo è stato ucciso in modo barbaro, a colpi d’ascia e poi “decapitato”. Giacomo era conosciuto come il cane “pirata”, poiché dopo un incidente, aveva perso un occhio.

Era dolce, buono, pacifico e non aveva mai fatto del male a nessuno. Quel giorno però, la sua padrona, una donna di nome Rossella, sente bussare alla porta e quando la va ad aprire, si ritrova davanti i carabinieri, che le domandano se fosse la padrona di un cane aggressivo e violento.

Confusa, segue gli agenti e si ritrova sul posto dell’aggressione. Giacomo era a tera, massacrato, senza vita. Rossella sconvolta, tenta di prenderlo in braccio, ma gli “cade la testa”. Un racconto da brividi. Il vicino di casa aveva denunciato la donna e dichiarato che Giacomo lo aveva aggredito e lui ha dovuto difendersi.

I due avevano già avuto altre liti, come spesso capita tra vicini. Rossella ha raccontato che l’uomo è arrivato nel 2015, a Santa Teresa, Sardegna, da Monza. Ha subito messo diversi animali in un terreno, dove, come sottolinea Rossella, non potevano stare, poiché non era suo, ma di un’altra persona.

Un giorno si è presentato da lei, accusandola che uno dei suoi cani, gli aveva mangiato i conigli e pretendeva 200 euro per ognuno di questi. La donna, ha soddisfatto la sua richiesta, per non mettersi a fare la guerra, ma poco dopo l’uomo è tornato da lei, con la stessa identica accusa e la stessa richiesta. Non passò molto tempo, prima che due dei cani di Rossella, sparirono e nella loro cuccia, solo un proiettile e una pozza di sangue. Nonostante i sospetti che fosse stato lui e la denuncia alla polizia, la donna non aveva prove sufficienti.

Questa volta però, l’uomo si è accanito verso Giacomo, a colpi di “palate”, come dichiara lui, perché il cane lo avrebbe morso ed è stato obbligato a difendersi. La sua via di scampo, è adesso la legittima difesa!

Il veterinario, dopo l’autopsia, ha confermato che il corpo del povero Giacomo, era pieno di fratture e che l’arma usata non poteva essere una pala, bensì un’accetta oppure un’ascia.

L’inviata de Le Iene, non ha ottenuto nulla purtroppo, perché l’uomo si è rifiutato di parlare: “non posso, ci sono indagini in corso”. Guardate il servizio di seguito: (ATTENZIONE IMMAGINI MOLTO FORTI DEL CANE UCCISO)