Incendio zoo di Krefeld: trovate le responsabili
Trovate le responsabili dell'incendio della notte di Capodanno, che ha portato alla morte di tutti gli animali: si sono presentati davanti alle forze dell'ordine ed hanno raccontato come è successo.
La vicenda dell’incendio dello zoo di Krefeld, in Germania, che la notte di capodanno ha ucciso tutti gli animali presenti all’interno della struttura, ha fatto il giro del mondo e le immagini hanno commosso migliaia di persone. Dopo la tragedia sono sopravvissuti soltanto due scimpanzè, Bally e Limbo, che adesso si trovano sotto le cure dei veterinari.
Inizialmente le forze dell’ordine avevano dato la colpa ai fuochi d’artificio, ma poi alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto delle lanterne cinesi sorvolare lo zoo.
Tra tutte le immagini diffuse su internet, ci sono fiori, lumini, foto delle scimmie, lettere di bambini e cartelli con su scritto warum, che significa “perché”?
Lo zoo di Krefeld è nato nel 1975 e da quel momento si è specializzato nella cura di primati, carnivori, uccelli tropicali e fauna della savana.
Dopo le indagini degli inquirenti, gli agenti hanno scoperto le responsabili della tragedia. Si tratta di una mamma di circa 60 anni e delle sue due figlie, due donne adulte che la notte di capodanno hanno fatto volare in cielo diverse lanterne cinesi, che avevano comprato su internet.
Il loro gesto ha causato la morte di 5 oranghi, un gorilla e circa 24 scimmie di altre specie.
Sono state proprio loro a presentarsi davanti alle forze dell’ordine e a confessare di essere le responsabili della spiacevole tragedia. Hanno raccontato di aver fatto volare nel cielo 5 lanterne cinesi e di non essere a conoscenza del divieto del gesto commesso, né tantomeno di aver mai immaginato che avrebbe potuto provocare una cosa del genere.
Sono state immediatamente denunciate e adesso sarà il giudice a decidere se potranno cavarsela con una salata multa musica o con il carcere. La loro pena potrà arrivare fino a cinque anni di reclusione. Oltre a ciò, dovranno risarcire anche l’intera struttura danneggiata.
Notizia in fase di aggiornamento.