Jack, un pezzo di carne che faceva vomitare
Quando l’hanno visto in strada hanno avuto un pugno allo stomaco, non era solo per la pena di vedere un essere vivente torcersi su se stesso dal dolore e dal fastidio di quella roba, ma era proprio per il senso di vomito che suscitava la visione e l’odore che emanava. Eppure quello che avevano davanti gli occhi era solo un
cane di appena quattro chili. I poliziotti chiamano l’ente preposto, quindi il sanitario del canile. Una volontaria la stessa sera trova uno dei due agenti ad una festa, racconta l’accaduto e racconta che il cane è stato preso in custodia dai bravissimi medici del canile. La volontaria intima all’amico di non farlo mai più, non deve chiamare il canile, deve chiamare i volontari. Quella notte per lei è stata lunghissima, al mattino non va al lavoro, si precipita nel sanitario. Corre, corre nei corridoi, quando apre la porta è tardi, per una zampa, lo alzava per la zampa, sul tavolo lo ha appoggiato, come i polli al macello, tutti insieme e uno a uno vengono uccisi, un urlo, il più disperato ferma quella mano assassina. Il cane non era stato visitato, a occhio ritenuto anziano e malato era stato messo nel box dei cani che dovevano essere soppressi, quel canile è quello che fa meno adozioni e quindi ha il n più alto di uccisioni. Jack, così è stato chiamato il piccolo, non era vecchio, aveva appena due anni, ma era tanto malato, un’infezione alle cornee aggravata dalla non cura, lo aveva ridotto uno schifo di pus che colava. L’abbandono in strada aveva fatto il resto, buchi ovunque, ulcere e piaghe. Jack è stato potato altrove dalla volontaria ma le condizioni restano gravissime a causa del tempo trascorso senza cure, guardate le foto
gli uomini non hanno pietà
Distrutto dall’indifferenza
buchi sulla pelle
è solo un piccolo bimbo, aiutate non ignorate le loro richieste