Julia e il suo importante messaggio: “Ho bisogno di raccontarvelo…”

Dovete leggere la mia storia, perché io ho bisogno che voi capiate. Il mio nome è Julia Kohana e vengo dall’Ucraina. Un po’ di tempo fa, mi sono ritrovata davanti ad una scena orribile, che probabilmente non dimenticherò mai. Vorrei sollecitare ognuno di voi a battersi contro la crudeltà verso gli animali. La vera bestia qui è l’uomo. Noi stessi siamo uomini e abbiamo il potere, dobbiamo solo, insieme, trovare il modo.

Guardate con attenzione questa foto. Lo hanno lasciato su quell’umido prato, ad attendere che la morte arrivasse a prenderlo. La cosa che più mi ha fatto rabbia, è stato che non gli hanno dato nemmeno la possibilità di cavarsela da solo. Lo hanno legato, in modo che non potesse muoversi, nemmeno per fare i suoi bisogni! Avrebbe potuto vivere da randagio, sarebbe stata comunque una sofferenza no? Ma a loro non è bastato, quelle… non posso dire le parolacce… ma avete capito… hanno voluto lasciare una specie di firma. Ma il cuore, dove ce l’hanno? Non poteva nemmeno abbaiare, nemmeno pregare per un aiuto. Chi lo avrebbe mai trovato lì in mezzo, nascosto? Beh brutti mostri, se state leggendo, voglio dirvi che quel giorno ero di fretta, in un ritardo pazzesco, così mi sono fatta coraggio e ho tagliato per la boscaglia. Alla sua vista, mi sono pietrificata. Nonostante avessi paura, gli ho tolto quel nastro. Ma cosa voleva farmi? Non aveva nemmeno la forza per guardami. L’ho preso in braccio e l’ho portato al veterinario più vicino.

Era una femmina, aveva circa sette anni. Ho pagato ogni spesa medica e le sono stata accanto per tutto il tempo della riabilitazione. Quando ha ritrovato le forze, lei mi ha mostrato gratitudine.

Nonostante ciò che l’uomo le aveva fatto, lei si è fidata di me e ha capito che al mondo non esiste solo cattiveria. Ho raccontato la sua storia sui social e vi chiedo scusa se ho usato queste foto orribili, ma solo così sono riuscita ad attirare l’attenzione delle persone. E’ una cosa naturale, il nostro cervello si sofferma quando i nostri occhi vedono qualcosa di brutto.

Ma sono riuscita a trovarle una casa, una vera e amorevole. Da quel giorno la mia vita è cambiata. Ogni tanto vado a trovarla e lei ogni volta che mi vede, scodinzola. I cani non dimenticano chi gli ha fatto del bene!

Il mio racconto ha lo scopo di dimostrare come un semplice gesto, da parte di ognuno di noi, possa cambiare il destino di un povero animale. Io non potevo tenerlo, ma cosa ho fatto? Ho pubblicato una semplice foto su Facebook ed gli ho regalato un’altra possibilità.

Quindi vi chiedo, se mi date ragione e se la pensate come me, condividete il messaggio che voglio mandare, arriviamo a più gente possibile! Grazie amici miei!”