Kayla era una randagia, ma oltre a questo, qualcuno si è anche divertito a maltrattarla
“Sono una volontaria di Hope For Paws, di Los Angeles. Amo gli animali e non riesco a capire come delle perone riescano a far del male a quei poveri cuccioli. Non chiedono altro che amore e sanno anche darlo a chi ne ha bisogno. Un po’ di tempo fa abbiamo ricevuto una segnalazione dal Messico..
Un uomo ci ha chiamati dicendo che c’era una cagnolina abbandonata era terra e senza forze. Ha anche detto che era il peggior caso di maltrattamenti verso gli animali. Non riuscivamo a capire bene di cosa stava parlando. Ma mi sono messa subito in viaggio per andare a vedere e per provare a fare qualcosa per aiutarla. Quando sono arrivata, non riuscivo a credere ai miei occhi, le sue condizioni erano davvero pietose. Viveva per le strade come una randagia, ogni giorno lottava per trovare qualcosa da mangiare. Ma oltre a questa sofferenza, agli occhi di qualcuno quello che stava vivendo era ancora troppo poco. Chi è stato non si sa, ma qualche orribile persona si è divertito anche a seviziarla. Non aveva più una zampa anteriore e nemmeno un occhio. Stava soffrendo tantissimo, ma nonostante questo, quando mi ha visto arrivare era felice, voleva solo amore e affetto. L’abbiamo portata subito nel nostro rifugio e durante il viaggio abbiamo deciso di chiamarla Kayla. Oltre alle ferite ed ai segni ormai permanenti, il veterinario mi ha detto che era anche ricoperta da zecche e dai parassiti intestinali. Il suo cuore era molto debole, ma era anche molto dolce. Il suo occhio sinistro le è stato rimosso ed oggi sta molto meglio. La fase di guarigione è stata molto lunga, ma lei è riuscita a superare tutto con successo.
Ama coccolare i suoi amici umani ed anche farsi coccolare. Ama i baci, ma soprattutto quando le grattano la pancia. E’ una guerriera che non si è arresa. Sono certa che presto troverà una famiglia disposta ad accettarla così com’è.
Per il momento non può ancora essere messa in adozione. Ma appena le sue ferite saranno guarite, faremo di tutto per trovare la famiglia giusta per lei.”
La storia di Kayla dovrebbe far riflettere tutti, su quello che viene fatto a questi poveri cagnolini randagi. Noi non possiamo fare altro che lasciare il nostro sostegno a questa cucciola, sperando che guarisca il prima possibile!