La battaglia di Richard: “ridatemi il mio Alfie”

Lo ricoverano in ospedale a causa di una malattia mentale, ma quando torna a casa si rende conto che gli avevano portato via il cane. Oggi quest'uomo si sta battendo, ma l'unica risposta che ottiene, è che la legge, è la legge...

La storia di Richard si è diffusa in ogni parte del mondo, perché dietro di se ha lasciato una scia di tenerezza, compassione e ingiustizia. In molti stanno sostenendo l’uomo e lo stanno incoraggiando a non smettere di combattere la sua battaglia. Richard ha iniziato a soffrire di una malattia mentale, un deficit dell’attenzione e di’iperattività. Poiché l’uomo non ha parenti, è stato condotto in ospedale dalle forze dell’ordine.

Richard però non viveva solo, ma da tre anni aveva adottato Alfie, un compagno di vita, un amico fedele a quattro zampe.

Non avendo trovato nessuno che potesse prendersi cura di lui, gli agenti hanno portato il cane al rifugio locale, tutto all’insaputa di Richard, in quel momento incapace di intendere.

Dopo una visita generale su Alfie, il team veterinario si è accorto che aveva un microchip, così secondo la prassi e come cosa più logica da fare, le forze dell’ordine hanno contattato il vecchio proprietario del cane, per ottenere da lui l’autorizzazione di darlo in adozione.

Una volta ottenuta, hanno proceduto con l’appello e dopo due giorni, Alfie ha trovato una nuova famiglia.

 

Richard durante il periodo di ricovero nell’ospedale non sapeva nulla, è stato quando è tornato a casa, che si è reso conto che gli avevano portato via il suo unico e vero amico.

Quando ha preteso spiegazioni alle forze dell’ordine, queste lo hanno informato di non poterlo aiutare, perché loro avevano fatto solo ciò che andava fatto. Alfie non risultava appartenere a lui.

Disperato, Richard si è recato al rifugio, dove lo avevano portato, ma i volontari non hanno potuto dargli informazioni riguardo la famiglia, perché per legge non possono violare la privacy.

L’uomo si è ritrovato solo, in una casa vuota, affetto da una malattia che solo Alfie avrebbe potuto alleggerire e da allora sta cercando aiuto in ogni modo, con la speranza di arrivare alla famiglia che ha adottato Alfie e di pregarli di farglielo riabbracciare. In questa battaglia Richard non è solo, perché migliaia di persone da ogni parte del mondo, lo stanno sostenendo ed incoraggiando.