La cagnolina abbandonata sull’isola deserta

“Mi chiamo David Foster e circa un anno fa, ho fatto un viaggio in Amazzonia per esplorare giungle e spiagge. Però, ad un certo punto, ho deciso di fermarmi in una piccola isola deserta, che oltre a noi, c’era solamente una cagnolina a riva, triste, sola e denutrita.

Piano piano, ho iniziato a chiamarla ed è venuta correndo verso di me. Quando si è avvicinata, scodinzolava, però, nello stesso tempo piangeva. Forse perché stava soffrendo. Si vedeva molto bene che era ricoperta di pulci, era molto magra e che la sua morte era molto vicina. Inoltre le sue orecchie erano anche ricoperte di sangue. Sembrava che qualcuno l’avesse picchiata. Sapevo molto bene che se non l’avessi salvata, la sua morte sarebbe arrivata presto. Nessuno l’avrebbe mai aiutata, anche perché quella era un’isola deserta. Così l’ho fatta salire sulla mia barca e le ho dato del cibo. L’ho chiamata Bold. Anche se la piccola era molto spaventata, si vedeva molto bene, che stava iniziando a fidarsi di me ed era davvero sollevata che non l’avevo lasciata li. Sono andato nella città più vicina per cercare un veterinario e nella clinica l’hanno curata, liberandola dalle zecche e dalle pulci, ma grazie a Dio non aveva ne ossa rotte, ne traumi. Alla fine è stata curata in quattro giorni ed io sono rimasto con lei tutto il tempo ed infatti ho deciso che l’avrei adottata. Ho sempre viaggiato per gli animali, per questo credevo che Bold sarebbe arrivata nel Regno Unito in poche settimane, però, mi sbagliavo. A causa della sua salute sono riuscito a riabbracciarla dopo cinque lunghi mesi.

Quando io e Bold ci siamo visti, è stato meraviglioso. Finalmente dopo tante sofferenze, la mia amica a quattro zampe, poteva avere la vita che meritava.

La sua personalità è molto allegra ed amiamo trascorrere intere giornate a passeggiare ed a giocare. Bold è diventata il mio cuore.

Quando era ricoverata, le ho mandato un peluche, che ha anche adesso e che mi stupisce per come lo tratta, lo coccola e lo abbraccia come fosse un figlio.

Ora Bold è un membro della nostra famiglia e senza di lei la nostra vita non avrebbe più senso. Sono stato molto felice di averla salvata e di averla conosciuta!”