La capitale iraniana vieta ai cani di camminare in pubblico

La capitale iraniana ha detto no ai cani che passeggiano per strada: ecco perché!

Teheran, la capitale dell’Iran, ha deciso di vietare l’abitudine di portare a passeggio nelle strade della città il proprio cane. La notizia che ci lascia senza parole è stata riportata dalla BBC, che dice come la scelta sia stata fatta dal governo della città per scoraggiare gli abitanti a possedere un cane. Sembra davvero incredibile, non vi pare?

Oltre a vietare di portare a passeggio i cani, il Prosecutors Office ha vietato anche di guidare con un cane in macchina, come riportato dal capo della polizia di Teheran, Hossein Rahimi, che ha parlato con l’agenzia Young Journalists Club.

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L’agente ha detto che la nuova legge andrebbe applicata e la polizia di Teheran dovrà prendere provvedimenti contro le persone che passeggiano con cani in spazi pubblici, come i parchi. Non si può guidare in auto con un cane e se qualcuno nota che violate la legge, allora verranno intraprese azioni serie da parte degli agenti di polizia contro i proprietari in questione, ha aggiunto il capo della polizia della capitale iraniana.

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Dalla rivoluzione islamica del 1979 la questione della proprietà di cani è stata una faccenda molto delicata e controversa a livello nazionale. I cani sono percepiti impuri e sono anche considerati come simbolo di uno stile di vita tipicamente occidentale. Molte delle autorità islamiche iraniane li considerano come rappresentanti della monarchia estromessa.

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Secondo il capo della polizia il divieto è stato emesso perché i cani stavano creando paura e ansia tra i cittadini iraniani. A partire dall’inizio degli anni Duemila, la polizia ha iniziato repressioni periodiche sulla proprietà dei cani. I media hanno iniziato anche a diffondere notizie sule malattie diffuse dai cani.

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La pratica di sequestrare i cani è continuata negli anni quando i legislatori si sono schierati con i mullah che i cani sono “impuri”.

Il ministero della Cultura e la guida islamica dell’Iran ha vietato di pubblicizzare o pubblicare pubblicità per animali domestici o prodotti correlati dal 2010.