La dermatite da Malassezia nel cane
Il lievito Malassezia pachydermatis è un comune causa di dermatite nel cane.
Una malattia molto comune nei cani è la dermatite da Malassezia, patologia frustrante per diversi motivi che andremo a vedere. E’ una malattia dermatologica che provoca dermatiti e otiti, causata dal lievito Malassezia pachydermatis. Tale lievito è presente normalmente sulla cute e nelle orecchie dei cani, ma in quantità minime. A volte, però, a causa di patologie sottostanti, prolifera, aumenta di numero ed ecco che si scatenano le eterne dermatiti da Malassezia, che possono anche complicare altre patologie dermatologiche già presenti.
Come si scatena la Malassezia sul cane?
Quando i meccanismi di difesa cutanei del cane o l’ambiente cutaneo vengono alterati magari da malattie allergiche (anche da morso di pulce), ormonali (soprattutto l’ipotiroidismo), parassitarie (vedi per esempio la Demodicosi) o da disturbi della cheratinizzazione, ecco che la Malassezia, normalmente presente sul cane, ne approfitta e si moltiplica. Altri fattori scatenanti possono essere un ambiente umido e caldo, l’estate e la presenza di pliche cutanee.
Esiste poi uno stretto rapporto fra la dermatite da Malassezia e la piodermite: si pensa che i lieviti e i batteri coinvolti si diano reciproco sostegno, una sorta di rapporto simbiotico.
Ci sono poi alcune razze in cui è più facile vedere la dermatite da Malassezia, per esempio nel Cocker Spaniel, nel West Highland White Terrier, nel Bassotto, nello Shih Tzu, nel Setter inglese, nel Labrador retriever, nel Maltese, nel Barboncino e anche nel Basset Hound. Ma in realtà potete vedere la dermatite da Malassezia in qualsiasi razza e anche negli incroci.
[inline-related id=”669734″]
I sintomi della dermatite da Malassezia
Normalmente la dermatite da Malassezia la si vede di più nei cani giovani, ma anche qui non è detto che non la si possa vedere nei cani più anziani. I sintomi sono questi:
- eritema
- seborrea
- alopecia
- prurito
- esfoliazione cutanea
- tipico odore di burro rancido della pelle
- presenza di cerume nerastro e oleoso nelle orecchie
- iperpigmentazione (la pelle diventa nera)
- lichenificazione (oltre che nera la pelle si ispessisce)
Questa dermatite può essere o diffusa su tutto il corpo o essere localizzata in aree ben precise:
- pliche cutanee
- orecchio
- muso
- zona ventrale del collo
- labbra
- spazi interdigitali
- ascelle
- zona perineale
A proposito poi dell’otite da Malassezia, c’è anche da dire che il cerume prodotto finisce con il proteggere la Malassezia dall’azione dei farmaci, per questo in questi casi è bene che il vostro veterinario effettui una pulizia accurata del condotto uditivo, sempre se il cane lo permette.
Esiste poi anche una forma secca della Malassezia con la formazione di squame biancastre o giallastre soprattutto nelle orecchie e fra gli spazi interdigitali.
Ma la cosa veramente interessante della Malassezia è che di solito è una dermatite secondaria: se il cane ha la dermatite da Malassezia vuol dire che ha un’altra malattia alla base che provoca la proliferazione della Malassezia. Quindi finché non si individua quella malattia sottostante, preparatevi a recidive continue e a terapie che non funzionano come dovrebbero.
Come si diagnostica la dermatite da Malassezia?
Il vostro veterinario farà diagnosi di dermatite da Malassezia tramite un esame citologico delle lesioni, sia tramite scotch test che tramite tamponi o raschiati. Dopo aver colorato i vetrini cercherà la Malassezia al microscopio. Visto che la Malassezia è comunemente presente su cute e orecchie, vi verrà diagnosticata una Malassezia solo quando questi lieviti saranno in gran numero, se se ne trovano solo un paio non è diagnotsico quel vetrino.
Il vero problema non è trovare la Malassezia, ma trovare la malattia sottostante che ne facilita l’insorgenza. Questo vuol dire escludere progressivamente tutte le malattie che possono provocare un aumento della Malassezia:
- atopia
- dermatite allergica da pulci
- allergia alimentare
- ipotiroidismo
- sindrome di Cushing
- Demodicosi
- Leishmaniosi
- difetti di cheratinizzazione
- …
Cosa non sempre facilissima, perché tutte queste malattie richiedono test particolari e a volte il percorso diagnostico può essere piuttosto lungo.
Cosa fare se ho il cane con la Malassezia?
Altro punto dolente è la terapia. Questo perché se non si riesce a trovare e curare in maniera definitiva (e non sempre è possibile) la causa sottostante, la Malassezia continuerà a moltiplicarsi. Di solito come terapia si utilizzano farmaci antimicotici, sia usati localmente sia usati per via orale. Si utilizzano principi attivi topici come la clorexidina (2-4%), l’enilconazolo, il ketoconazolo, il miconazolo, il clotrimazolo, la nistatina e anche il selenio solfuro. Di solito se la forma è generalizzata si fanno dei bagni, la frequenza dipenderà dalla gravità delle lesioni. Se le lesioni sono localizzate, invece, si possono fare anche delle applicazioni topiche.
Nei casi gravi generalizzati, oltre alla terapia topica si abbina la terapia per bocca con ketoconazolo, terbinafina o itraconazolo. Questi farmaci vanno prescritti rigorosamente dal veterinario, sono farmaci piuttosto pesanti soprattutto per il fegato e se non usati correttamente, rischiate di far sviluppare al cane effetti collaterali di una certa importanza.
A questo si abbinano terapie di sostegno per la cute: se presente anche piodermite si utilizzeranno antibiotici, possibilmente dopo aver fatto un antibiogramma per vedere quale antibiotico sia più efficace, acidi grassi per aiutare la pelle e integratori per il prurito anche a base di ribes.
Oltre a tutto questo bisogna poi adottare la terapia volta a curare la malattia primaria: dieta ipoallergenica, vaccini desensibilizzanti, applicazione corretta degli antipulci, terapia per la Demodicosi e la Leishmaniosi, terapia per l’ipotiroidismo…
[inline-related id=”670756″]
Quanto dura la terapia per la Malassezia?
Quanto ce n’è bisogno. Essendo che le malattie sottostanti alla Malassezia sono croniche, anche la terapia per la Malassezia sarà lunga, dipende anche da quanto si riesce a curare la malattia primaria. Non sospendete la terapia prima che il vostro veterinario vi abbia detto di farlo, perché create solo resistenze e vi toccherà ricominciare tutto dall’inizio. Inoltre non scoraggiatevi subito: non è una malattia che guarisce in una settimana. Se cominciate a saltellare fra mille veterinari perché il primo non è riuscito a curarvela in una settimana, il secondo voleva fare degli esami che voi non volevate fare, il terzo vuole andare per gradi ed escludere prima tutte le altre malattie, non verrete mai a capo della malattia e ogni veterinario dovrà ricominciare tutto da capo ogni volta.
Foto: By Mariah Gale from Massachusetts – Who wants a treat?! Good Dogs!! Who’s a Good Dog?!, CC BY 2.0, Link – Flickr