La meravigliosa storia di Antonio e del cane Willy
Ritrovato dopo un anno e mezzo in un'altra città. La meravigliosa storia di Antonio e Willy e la triste fine.
Questa è una di quelle storie che ti fa piangere, che ti rimane nel cuore e che ti insegna il valore dell’amore, quello vero. Siamo abituati a leggere di storie di abusi, abbandoni e maltrattamenti di animali, che quando vediamo un cuore così grande, quasi stentiamo a crederci. Il protagonista di questa storia è un uomo, uno di quelli “grossi”, un macho dal cuore d’oro, di nome Antonio.
Tutto è iniziato nel 2013, quando Antonio si è ritrovato dentro un brutto incubo. Il cane che vedete nella foto con lui, è un pointer di nome Willy. Da cucciolo ha vissuto nella casa di alcuni parenti dell’uomo, ma poiché era troppo vispo e distruggeva tutto, è stato portato in campagna.
Tonino andava a trovarlo ogni domenica e ogni volta che andava via, Willy seguiva la sua macchina, con tutte le sue forze, finché non ce la faceva più.
Un giorno, una di quelle domeniche, Antonio, guardandolo, ha capito che quello non era il suo posto. Così lo ha caricato sulla sua auto e lo ha portato a casa con se.
Da quel momento tra loro è nato un amore di quelli che nessuno può distruggere, un legame speciale. Willy era un cane maleducato, uno di quelli che non riusciva ad educare, che gli distruggeva i divani e gli rubava il cibo dal piatto. Spesso Antonio, negli anni, si è ritrovato a discutere con sua moglie, ma non ha mai smesso di viziare il suo cane.
LA STORIA. Nel 2013, decide di affidare Willy ad alcuni amici e di partire per una vacanza. Il cane non vedendolo più, si fa sopraffare dal dolore e dopo quattro giorni di distanza, scappa via da quelle persone, probabilmente in cerca del suo amato papà .
Da quel momento, del segugio si perdono le tracce. Antonio è disperato, lo cerca ovunque, chiede aiuto in giro, ricopre ogni zona di manifesti. Ogni sera per un anno e mezzo cerca notizie su ogni pointer esistente su google. La gente gli dice di lasciar stare, perché un segugio riesce sempre a trovare casa: è morto o è stato adottato. Antonio si arrabbia davanti a quelle parole e continua, da solo le sue ricerche.
Una sera, del 2015, mentre i suoi occhi si chiudono da soli, vede quella foto e sobbalza: “o cane mio”. Pubblicata su un gruppo Facebook.
Alla fine Antonio scopre che Willy era arrivato, non si sa come, a Torre Annunziata, lontana 40 km da casa sua e lì, era stato trovato da un gruppo di salvataggio. Non aveva una targhetta, ne un microchip, quindi era stato ribattezzato Raul e adottato da una famiglia di Genova.
Antonio spiega la situazione, ma quella famiglia non ha alcuna intenzione di togliere il cane ai bambini.
La speranza di rivederlo svanisce, ma per lo meno Antonio in quel momento sente di stare meglio, perché il suo Willy, è in buone mani.
Dopo diverse settimane, squilla il telefono: “il cane deve stare con te”.
Antonio sale in macchina e guida fino lì, con l’ansia e la paura che dopo tutto quel tempo, Willy possa non riconoscerlo,
Inizia a camminare e a fischiettare, come faceva sempre per chiamarlo. Questo è ciò che è successo:
Un video che non può non commuovete. Willy è tornato dal suo papà ed ha ritrovato la felicità.
Purtroppo il 22 maggio del 2018, all’età di 12 anni, il veterinario ha diagnosticato a Willy, un’ascita (complicazione della cirrosi epatica, che consiste nell’accumulo di liquido nell’addome).
Il 12 gennaio del 2019, Willy si è spento per sempre.
“Purtroppo oggi Il nostro Willy ci ha lasciato 😢😢😢…
Un antica leggenda indiana “la leggenda del ponte dell ‘arcobaleno “ narra che alle soglie del Paradiso esiste un luogo chiamato il Ponte dell’Arcobaleno.
Quando muore un animale che ci è stato particolarmente vicino sulla terra,
quella creatura va al Ponte dell’Arcobaleno.
E’ un posto bellissimo dove l’erba è sempre fresca e profumata,
i ruscelli scorrono tra colline ed alberi
ed i nostri amici a quattro zampe possono correre e giocare insieme.
Trovano sempre il loro cibo preferito,
l’acqua fresca per dissetarsi ed il sole splendente per riscaldarsi,
e così i nostri cari amici sono felici:
se in vita erano malati o vecchi qui ritrovano salute e gioventù,
se erano menomati o infermi qui ritornano ad essere sani e forti
così come li ricordiamo nei nostri sogni di tempi e giorni ormai passati…
Qui i nostri amici che abbiamo tanto amato stanno bene, eccetto che per una piccola cosa,
ognuno di loro sente la mancanza di qualcuno molto speciale che ha dovuto lasciarsi indietro…
Così accade di vedere che durante il gioco qualcuno di loro si fermi improvvisamente e scruti oltre la collina,
tutti i suoi sensi sono in allerta, i suoi occhi si illuminano
e le sue zampe iniziano a correre velocemente verso l’orizzonte, sempre più veloce…
Ti ha riconosciuto e quando finalmente sarete insieme,
lo stringerai tra le braccia con grande gioia, una pioggia di baci felici bagnerà il tuo viso,
le tue mani accarezzeranno di nuovo l’amata testolina
e i tuoi occhi incontreranno di nuovo i suoi sinceri che tanto ti hanno cercato,
per tanto tempo assenti dalla tua vita, ma mai dal tuo cuore..
Ed è allora che insieme attraverseremo il ponte dell’arcobaleno per non lasciarci mai più .
♥️”
Oggi Antonio vive con altri tre pointer, tra cui Leo, il figlio di Willy. Il suo ricordo sarà per sempre vivo nel suo cuore, così come quello nei nostri cuori! Ciao Willy…